Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 31/10/2016, a pag. 1-34, con il titolo "Buoni segnali dall'islam", l'analisi di Ernesto Galli della Loggia.
E' giusto valorizzare le tendenze che nel mondo arabo cercano maggiore libertà e democrazia. Tendenze fino a oggi minoritarie: tre rondini non fanno primavera.
Ecco l'articolo:
Ernesto Galli della Loggia
Nel mondo arabo-islamico sembrano delinearsi mutamenti importanti in tema di tolleranza religiosa, come quelli citati sulla prima pagina dell’«Osservatore Romano» da Zouhir Louassini, giornalista marocchino residente in Italia. Proprio quelli che, come chi scrive, in questi ultimi anni non ha mai fatto mancare un giudizio critico, talvolta anche aspramente critico, verso aspetti centrali delle società islamiche, a cominciare da quegli aspetti che sono espressione in un modo o nell’altro del retroterra religioso di tali società, proprio questi ha il dovere più di altri di informare su fatti significativi di segno opposto che pure accadono. Come quelli, per l’appunto, che ha riferito sulla prima pagina dell’«Osservatore Romano» di sabato Zouhir Louassini, un valente giornalista marocchino residente da tempo in Italia.
Eccoli riassunti in pochissime righe. Primo: lo sceicco al Tayyb, sceicco della famosa università cairota al-Azhar, intervistato alla tv da un giornalista dichiara, parlando in arabo, che il Cristianesimo «è una religione di amore e di pace che (…) invita addirittura ad amare i propri nemici». Ancora: è capitato di recente che i social media del mondo arabo siano stati invasi da un video visto da moltissimi spettatori, che mostra il battesimo di un convertito di origine siriano; ne è seguita una marea di commenti: molti anche assai aspri, ma non pochi che invece hanno sostenuto la libertà di scelta individuale pure in una materia a cui l’Islam è notoriamente quanto mai sensibile. E infine, il 24 ottobre, un seguitissimo giornale on line marocchino ha aperto un dibattito sul fenomeno della conversione di molti marocchini al Cristianesimo; anche qui sono seguite polemiche feroci ma pure molti interventi a favore della libertà religiosa.
Come si vede, nel mondo arabo-islamico mutamenti importanti sembrano delinearsi (per il momento non si può dire niente di più, ma già non è poco). Louassini termina il suo articolo sull’«Osservatore» chiedendosi: «Perché tutto questo dibattito aspro ma aperto non interessa ai media occidentali?». Ecco una risposta: come si vede a questo giornale interessa.
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