Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi,01/10/2016, a pag.3 della Cronaca di Milano, l'articolo di Elisabetta Soglio dal titolo "Messa di Natale a Betlemme. L'invito a Sala dalla Palestina".
Giuseppe Sala, sindaco di Milano
Se il sindaco di Milano si recherà a Betlemme la sera del prossimo Natale, oltre ai saluti, gli suggeriamo di chiedere come mai la minoranza cristiana nei territori dell'Anp è quasi del tutto scomparsa, memtre prima a Betlemme era addirittura in maggioranza. Ci rendiamo conto dell'atmosfera che contraddistingue il Natale a Betlemme, pura propaganda contro Israele, proprio per questo se Giuseppe Sala si informa della terribile situazione dei cristiani nel mondo musulmano in generale - e in quello palestinese in particolare - avrà buoni argomenti per non credere alle menzogne che gli verranno raccontate, prima fra tutte, quella che impressiona di più il visitatore che non sa, quella del sindaco cristiano di Betlemme, voluto da quel furbastro di Arafat per nascondere la realtà della vera condizione riservata ai cristiani.
Ecco il pezzo:
Elisabetta Soglio
La lettera, inaspettata a quanto si apprende, è firmata dalla dottoressa Mai Alkaila, ambasciatore di Palestina a Roma. Il sindaco Giuseppe Sala è stato invitato, unico italiano finora (oltre al console generale), a partecipare alla Messa di Natale che si celebrerà nella chiesa della Natività di Betlemme, come sempre la notte del 24 dicembre. Il rapporto fra il sindaco e la comunità palestinese comincia in Expo: lo Stato di Palestina occupava uno spazio nel cluster delle Zone aride, dove avevano scelto di rappresentare un tema ispirato alla storia dell'ulivo. Sala era stato invitato a visitarlo come commissario: aveva seguito la proiezione multimediale che testimoniava l'attaccamento del popolo palestinese alla propria terra, aveva assaggiato i dolci tipici preparati da uno chef palestinese. Poi è arrivata questa lettera. Sala si sta consultando con lo staff e con i funzionari del settore Relazioni internazionali. L'idea sarebbe quella di fare il viaggio, evitando però di causare problemi nei rapporti con il mondo israeliano. E allora Sala potrebbe accettare l'invito e prendere parte alla Messa della notte di Natale. Il giorno dopo, il 25, il sindaco potrebbe avere alcuni incontri in Israele con altre personalità conosciute sempre grazie all'esposizione dello scorso anno: fra l'altro, proprio in Expo anche gli israeliani erano presenti con uno dei padiglioni più visitati. E questa trasferta verrebbe infatti vista come un'opportunità in più di far conoscere Milano nel mondo: e presentarla come una città di pace, aperta a tutti.
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