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La Repubblica Rassegna Stampa
11.09.2016 Orhan Pamuk ci ricorda la fine delle libertà in Turchia
Ma non sa che l'Occidente non ascolta i coraggiosi, solo i vili

Testata: La Repubblica
Data: 11 settembre 2016
Pagina: 1
Autore: Orhan Pamuk
Titolo: «La mia rabbia per la Turchia che cancella la libertà»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 11/09/2016, a pag.1, con il titolo "La mia rabbia per la Turchia che cancella la libertà ", l'intervento di Orhan Pamuk.

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Orhan Pamuk

Quasi un editoriale, quello di Orhan Pamuk, uscito in prima pagina. Leggendolo, ci sono tornati in mente gli appelli accorati affinchè l'Europa accogliesse a braccia aperte la Turchia di Erdogan, Mogherini, Bonino, e con loro in fila ordinata i vari 'esperti del giorno dopo', tutti a scrivere sui giornaloni quanto era interesse per l'Europa l'inclusione di 80 milioni di musulmani governati dal Califfo megalomane. Adesso tutti zitti, niente più appelli, almeno si esprimessero in difesa di quei turchi coraggiosi che sfidano la galera - spesso rischiando anche la vita -  invece niente. Che pena!

Sono molto arrabbiato, esprimo la mia più forte critica per l’arresto dello scrittore Ahmet Altan, una delle più importanti firme del giornalismo turco, e di suo fratello Mehmet Altan, a sua volta accademico ed economista di fama. In Turchia si stanno via via chiudendo in cella tutte le persone che si permettono di muovere critiche anche minime all’operato del governo in carica, pure con il minimo pretesto. E si procede a questo non tanto in forza del diritto, ma sulla base dell’odio più feroce. Ormai la libertà di pensiero non esiste più. A grande velocità ci stiamo allontanando da uno stato di diritto verso un regime di terrore. E alla pari di Ahmet Altan e Mehmet Altan vengono trattati gli altri arrestati in precedenza, tutte personalità caratterizzate dal loro grande interesse per il pensiero e per le idee che circolano fra la gente. Questi scrittori devono essere rilasciati al più presto: dovrebbero essere giudicati a piede libero, non in stato di reclusione. Il punto in cui è arrivato il mio Paese mi offende molto e mi avvilisce! Tutte queste manifestazioni di mancanza di sensibilità e di crudeltà daranno della Turchia un’immagine davvero molto negativa.

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