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Il Foglio Rassegna Stampa
23.08.2013 Ieri in Israele, oggi in Germania ?
Tocca all'Europa, chissà se impareremo qualcosa

Testata: Il Foglio
Data: 23 agosto 2013
Pagina: 3
Autore: Editoriale
Titolo: «La Germania si israelizza»

Riprendiamo da FOGLIO di oggi, 23/08/2016, a pag.3, l'editoriale dal titolo " La Germania si israelizza ".

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Per la prima volta dalla fine della Guerra fredda, il governo tedesco ha varato un piano di “Difesa civile” per far fronte a potenziali emergenze legate a terrorismo e conflitti armati. Lo anticipa la Frankfurter Allgemeine Zeitung, sottolineando che il documento risponde a domande quali: “Come ci si protegge da attacchi con armi biologiche o chimiche? Come si mette la popolazione in sicurezza se si diffonde una nuvola radiottiva? Dove fugge il governo se c’è un attacco? Dove vengono depositati i beni culturali in caso di guerra?”. L’ultima “Concezione di difesa civile” tedesca era stata elaborata nel 1989, prima della caduta del Muro di Berlino e quando la Nato faceva esercitazioni per una eventuale guerra con l’Unione sovietica, ricorda la Faz. C’è una sola altra democrazia che ha vissuto questo tipo di stato di assedio da parte del terrore e che ha risposto a quelle stesse domande? Israele. Nel 1973, durante la guerra dello Yom Kippur, i grandi magazzini furono teatro di un assalto da parte di moltitudini di massaie alla ricerca di cibi in scatola, acqua minerale e candele. Le gallette sparirono dai supermarket. Nel 1991 si ripeté la scena. Anche allora c’era la minaccia di un attacco chimico o biologico. Il virus del vaiolo e l’antrace erano una realtà nell’Iraq di Saddam. E anche allora, la popolazione fu chiamata a fare scorte. Ancora nel 2003, con l’invasione di Baghdad. Fino al disagio prenucleare del 2011-2012, quando Gerusalemme fu sul punto di disarmare unilateralmente i reattori atomici di Teheran. Dopo aver demonizzato Israele e averlo escluso dalla famiglia delle nazioni, ora l’Europa gli assomiglia sempre di più.

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