Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/07/2016, a pag. 15, con il titolo "Di Stefano contro il partner di Acea: stop a chi opera nelle colonie", il commento di Davide Frattini.
Davide Frattini
L’interrogazione è firmata dai quattro consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, allora all’opposizione. Chiedevano alla giunta se avesse l’intenzione di cancellare l’accordo tra Acea e l’israeliana Mekorot. Due anni e mezzo dopo i firmatari sono al potere a Roma: Virginia Raggi è sindaca, Daniele Frongia il suo vice e Marcello De Vito è il presidente dell’assemblea in Campidoglio.
I grillini accusavano Mekorot — di proprietà pubblica e creata dai pionieri ebrei nel 1937 – di «violare il diritto internazionale a causa del suo coinvolgimento attivo nell’impresa degli insediamenti israeliani abusivi. È responsabile del saccheggio delle risorse idriche palestinesi».
Manlio Di Stefano
Cancellare il memorandum di intesa con Acea rientrerebbe nella strategia della campagna internazionale Bds (Boicotaggio Disinvestimento Sanzioni) contro Israele. Il deputato Manlio Di Stefano ribadisce da Gerusalemme: «Non facciamo accordi con chi opera nelle colonie, lo abbiamo detto in parlamento e lo confermiamo». La denuncia dei grillini era stata giudicata «assurda» dal ministero degli Esteri israeliano: «Giordani e palestinesi cooperano con Mekorot. Se sta bene a loro, perché non deve funzionare per gli stranieri?».
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante