lunedi` 18 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.06.2016 Giusto indignarsi per il Mein Kampf del Giornale, ma chi ricorda i milioni di copie che circolano nel mondo islamico?
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 giugno 2016
Pagina: 33
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «Gli ebrei e gli indignati (a giorni alterni)»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/06/2016, a pag. 33, con il titolo "Gli ebrei e gli indignati (a giorni alterni)", il commento di Pierluigi Battista.

Immagine correlata
Pierluigi Battista

Immagine correlata
Mein Kampf uscito sabato in edicola con Il Giornale

Bene, e adesso, dopo la virtuosa e corale e giustificata indignazione per il Mein Kampf allegato al Giornale, si spera, ma soltanto si spera anche se le speranze sono molto sottili, che qualche flebile voce finora silenziosa, impacciata, timida, connivente si alzi per deprecare i leader occidentali che non hanno nulla da eccepire sul regime di Teheran, cioè il regime nostro seguitissimo partner commerciale in cui viene premiata nel mezzo di un concorso apposito la vignetta più ridanciana sull’Olocausto. Tutti quelli che hanno bollato come scandaloso l’allegato hitleriano ora potranno sapere anche che il vincitore del prestigioso concorso in cui vengono comicamente sbranati sei milioni di ebrei massacrati nella Shoah è un vignettista francese, un cialtrone che probabilmente avrà sghignazzato anche per il massacro dei suo colleghi connazionali di Charlie Hebdo.

Bene, anzi male: ce li possiamo aspettare dagli indignati ad occasione un comunicatino di ripulsa, una noticina di deplorazione, uno spicchio di scandalo da parte di quelli che finora sono stati zitti, fra tanti di destra e di sinistra, perché nuovi amici dell’Iran? Bene, anzi male. Adesso ci aspettiamo, appena chiusa la campagna elettorale a Milano, un frammento di dichiarazione, un post sui social network con tanti tanti cuoricini anche sul fatto che Hamas, che vorrebbe esplicitamente annientare lo Stato degli ebrei nel silente imbarazzo degli europei, ha vietato a Gaza la circolazione di un libro, non del Mein Kampf, lettura un tempo molto consigliata dal Gran Muftì di Gerusalemme, bensì del Diario di Anna Frank. Che ci vuole: su coraggio, una dichiarazionicina almeno.

Ci aspettiamo anche un residuo di indignazione, ma solo un residuo dopo l’improvviso risveglio della campagna elettorale, per quei Paesi islamici, sunniti o sciiti poco importa, le cui televisioni trasmettono, nell’indifferenza europea, intere serie tratte dai Protocolli dei Savi Anziani di Sion, uno dei testi fondamentali dell’antisemitismo più vomitevole. Ci aspettiamo, ma questa è veramente un’attesa improntata al più sfrenato ottimismo, che gli indignati di oggi dicano una sola parola, una parolina soltanto, sulla raccomandazione rivolta agli ebrei francesi di non indossare la kippah. Ma non succederà. La campagna elettorale finirà. Calerà il silenzio. E gli ebrei, ancora una volta, saranno lasciati soli. Ancora una volta, come sempre.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT