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Informazione Corretta Rassegna Stampa
11.06.2016 Shavuot e la nostra Storia per reagire a Sarona
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 11 giugno 2016
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Shavuot e la nostra Storia per reagire a Sarona»

Shavuot e la nostra Storia per reagire a Sarona
Commento di Deborah Fait

Gli Stati Uniti hanno raccomandato a Israele di non punire tutti i palestinesi perchè, poverini, mica tutti sono cattivi. Mica tutti hanno partecipato all'attentato di Tel Aviv che mercoledì sera ha fatto 4 vittime più numerosi feriti.
E quali sarebbero i buoni? Quelli che da mercoledì fanno festa per le strade con dolci e fuochi d'artificio? Nei filmati si vedono anche donne e bambini far festa per i nostri morti, saltano e ballano neanche fosse carnevale, non sono terroristi ma li adorano e li ammirano e li ringraziano per aver ammazzato quattro ebrei, solo quattro, certamente speravano di più.


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O forse i buoni sono quelli tra loro che dicono sottovoce, più vigliacchi di tutti "benissimo, evviva, ma adesso come reagirà Israele?". E come reagisce Israele? Non li fa entrare momentaneamente nel suo territorio, non gli permette di andare sul Monte del Tempio per festeggiare anche là durante il Ramadan, cancella i permessi.
Mi sembra il minimo anche se agli israeliani dispiace, li ho sentiti per la strada, nei bar, sono dispiaciuti perchè credono nell'umanità, nella democrazia, hanno una pazienza indicibile...."in fondo è Ramadan"... dicono in tanti.

Io no! Io non ho tutta questa pazienza, io ad ogni attentato divento furibonda! Sono andati a Sarona i due assassini..."erano vestiti eleganti", racconta una testimone, "all'italiana". Sono andati in uno dei quartieri più belli di Tel Aviv, si sono seduti, giacca e cravatta, hanno ordinato, poi si sono alzati e hanno incominciato e sventagliare le persone colle loro mitragliette. A terra sono rimasti Ido, un manager la cui moglie è ancora grave all'ospedale; Michael, antropologo dell'Università Ben Gurion nel Neghev; Mila , assistente sociale, e Ilana che lascia quattro bambini ed era andata a festeggiare un compleanno.
Gli assassini invece sono vivi e uno, ferito da un poliziotto, lo stiamo curando nello stesso ospedale in cui sono ricoverate le sue vittime.

I festeggiamenti dei palestinesi a Ramallah, a Gaza e in giro per territori in cui vivono sono quanto di più disgustoso si possa immaginare, non ne siamo sorpresi perchè è il loro comportamento abituale dopo ogni attentato e più numerose sono le vittime più loro saltano e ballano e distribuiscono dolci e bevande.
No, non ne siamo sorpresi ma lo schifo è assoluto perchè solo chi è avvelenato di odio può festeggiare in modo così ripugnate e turpe la morte di persone innocenti .
Il mio schifo, e voglio usare proprio questa parola forte, va anche a quelli che gustificano, che prendono le distanze, che dicono "E' colpa dell'occupazione".
Si, mi fanno schifo! Occupazione de che? Della Giudea , di Samaria , di Gerusalemme? Quella è roba nostra da sempre! Non esiste nella storia una Giudea araba, non esiste nella storia una nazione di nome Palestina, inoltre gli imbecilli che dicono "è colpa dell'occupazione" non ricordano che Israele ha abbandonato Gaza dove il governo è palestinese, dove non esiste più da anni un ebreo?

E quale è stato il risultato? Che sono peggio di prima, se possibile, che ci hanno colpiti per 10 anni con migliaia di missili, che continuano a promettere la distruzione di Israele. Non sono "occupati" ma non gli basta perchè è la distruzione di Israele che vogliono.
Se Israele consegnasse loro Giudea e Samaria, quei territori diventerebbero come Gaza e sarebbero occupati da Hamas e dall'Isis che è presente nel Sinai e ha regolari incontri con i palestinesi. E non si incontrano certo per bere un caffè in allegria ma per organizzare la morte di altri ebrei, per sognare insieme l'eliminazione di Israele!
E mi fanno schifo i giornalisti della CNN che hanno messo la parola terroristi fra virgolette e tutti i media internazionali che cercano in tutti i modi di trovare sinonimi di terrorismo.

Non c'è pietà per Israele, si cerca sempre qualcosa per giustificare le belve, per mandare tra le righe il messaggio...si si vabbè, Israele se l'è cercata...
Mi fanno schifo i giornalisti che parlano di Tel Aviv definendola capitale di Israele, un po' per una loro ideologia antisionista/antisemita, un po' per fifa nera degli arabi loro amici. http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=11&sez=120&id=62693
 Ugo Tramballi del Sole 24 Ore, oltre a far passare la bella Tel Aviv per capitale di Israele, oltre a scrivere molte odiose, ignobili inesattezze sulla politica di Israele, sui "terroristi/povere vittime" e "sulle vittime/colpevoli brutte e cattive" parla di "guerra" .
Ma che guerra e guerra, I palestinesi, gli arabi non fanno la guerra, non sanno combattere a viso aperto, preferiscono la vigliaccheria cinica e sanguinaria del terrorismo, non gli interessa la guerra , loro vogliono una cosa sola : DISTRUGGERE ISRAELE.

 Intanto Tel Aviv ha ricominciato a vivere, come sempre succede in Israele, si pulisce, si lava via l'orrore, e si pensa alla vita, al lavoro e al domani. E' questo grande coraggio che fa di Israele un esempio che molti odiano e non riescono a capire.
Vorrebbero vederci in ginocchio a tremare di paura e sono delusi e rabbiosi.
Reagiremo a Sarona festeggiando con forza Shavuot quando D.o ha consegnato alla Nazione ebraica la Torah.
Lo festeggeremo anche per i nostri morti. Le strade di Israele saranno percorse da giovani che ballando e cantando porteranno i Rotoli della Torah tra la gente.

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Ruth e Noemi


Nelle sinagoghe si leggeranno con commozione le parole di Ruth, la moabita, a Noemi, l'ebrea. Mi piace ricordarle ogni anno perchè le ritengo la più bella dichiarazione d'amore e fedeltà di tutti i tempi, amore per Israele che l'aveva accolta e per la persona cui era legata: "Non pregarmi di lasciarti per andarmene via da te, perchè dove andrai tu andrò anch'io e dove starai tu io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu morirò anch'io e là sarò sepolta. Che il Signore mi tratti col massimo rigore se altra cosa che la morte mi separerà da te"

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile di Israele"


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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