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La Stampa - La Repubblica Rassegna Stampa
15.04.2016 'Bruciamo il ratto nella sua bottega': minacce antisemite ad Angelo Pezzana, si apre il processo
Cronache di Andrea Rossi, Ottavia Giustetti

Testata:La Stampa - La Repubblica
Autore: Andrea Rossi - Ottavia Giustetti
Titolo: «Minacce antisemite al libraio pro Israele - Minacciarono Pezzana su Fb: due a processo per 'odio razziale'»

Riprendiamo dalla STAMPA - TORINO di oggi, 15/04/2016, a pag. 55, con il titolo "Minacce antisemite al libraio pro Israele", la cronaca di Andrea Rossi; dalla REPUBBLICA - TORINO, a pag. VII, con il titolo "Minacciarono Pezzana su Fb: due a processo per 'odio razziale' ", la cronaca di Ottavia Giustetti.

No comment da parte di IC, visto che Angelo Pezzana ne è il direttore editoriale.

Ecco gli articoli:

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Angelo Pezzana

LA STAMPA - Andrea Rossi: "Minacce antisemite al libraio pro Israele"

«Le cartacce che ospita la sua bottega di merda prenderebbero fuoco molto facilmente. Questi posti andrebbero bruciati con il ratto dentro». La bottega era la libreria Luxemburg, di piazza Carignano, una delle più prestigiose e frequentate di Torino. Il ratto, invece, era Angelo Pezzana, il titolare, fondatore dell’associazione Italia-Israele. Questo messaggio, apparso su Facebook due anni fa, è costato un’accusa per istigazione a delinquere e minacce aggravate dalla finalità di odio razziale verso il popolo ebraico a due anarchici, Luigi Giani e Riccardo Sotgia.

Pezzana li ha denunciati nel 2014. Temeva per la libreria di cui all’epoca era proprietario. Aveva già ricevuto minacce, nel 1988. Alessandro Galante Garrone, su La Stampa, aveva scritto che quando una libreria finisce sotto attacco non è mai un buon segno per la democrazia. Ma le minacce erano state sottovalutate finché un attentato incendiario aveva pressoché distrutto la Luxemburg. Gli autori non sono mai stati identificati, ma il precedente ha spinto Pezzana a sporgere denuncia nel 2014.

Non si è costituito parte civile: «Non voglio risarcimenti da queste persone». Ieri però ha deposto al processo. Ha ricordato i fatti. «In occasione di due spettacoli di Mito i centri sociali avevano inscenato proteste contro Israele. Allora noi avevamo organizzato un volantinaggio in piazza, io avevo scritto un articolo ricordando che in Germania, quando il nazismo aveva preso il potere, aveva scatenato una campagna contro i negozi gestiti dagli ebrei». I centri sociali non avevano gradito e avevano cercato di ostacolare i banchetti, ma erano stati tenuti a distanza dalla Digos. Poi erano arrivati i post su Facebook; gli autori, oggi imputati, erano tra i partecipanti alle manifestazioni.
Pezzana da anni si occupa della questione Israele. Dirige un giornale on line, «Informazione Corretta», che analizza il modo in cui i media raccontano il Medio oriente. «Difendo le ragioni di Israele, anche se non sono ebreo. Queste persone, invece, hanno un’idea a senso unico del concetto di libertà d’espressione».

LA REPUBBLICA - Ottavia Giustetti: "Minacciarono Pezzana su Fb: due a processo per 'odio razziale' "

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La storica libreria Luxemburg di Torino

«LE CARTACCE che ospita la sua bottega di merda prenderebbero fuoco molto facilmente. Questi posti andrebbero bruciati con il ratto dentro». II "ratto", per chi scriveva messaggi come questo su un profilo facebook intestato a un alias, è Angelo Pezzana, e la «bottega» è la storica libreria Luxemburg di cui è stato per anni il proprietario. Pezzana è stato oggetto di pesanti minacce che ora si discutono in un processo contro gli autori Luigi Giani e Riccardo Sotgia, 51 e 36 anni, accusati di istigazione a delinquere e minacce aggravate dalla finalità di odio razziale verso il popolo ebraico.

II fatto risale al mese di settembre del 2014. Lo scrittore e politico, che da sempre rappresenta una voce fuori dal coro sulle ragioni di Israele nella questione palestinese, aveva pubblicato un articolo nel quale ricordava il boicottaggio nazista del commercio ebraico degli anni '30. Quando i nazisti scrivevano sulle vetrine con la vernice «Kauf nicht bei Juden!» per incitare i tedeschi a non comprare in quei negozi di ebrei. Alla Luxemburg erano anche esposte delle riproduzioni di immagini storiche che documentavano il boicottaggio, l'iniziativa era intitolata «Germania nazista anni Trenta-Torino antisemitismo anni Duemila».

Fuori dalla libreria del fondatore dell'Associazione Italia-Israele comparvero in breve attivisti in presidio permanente. Pochi giorni dopo, Ugo Volli, amico di Pezzana gli segnalò le violente frasi che erano comparse su un profilo facebook intestato a un nome di fantasia. E lui fece denuncia temendo che alle minacce potessero seguire violenze contro di lui e contro la libreria. Pezzana, infatti, nel 1988 aveva subito un attentato incendiario dopo che aveva organizzato un convegno in Regione per parlare dello Stato di Israele. Una bomba molotov fu lanciata contro la vetrina della libreria alle tre di notte e diede alle fiamme duemila libri. Obiettivo dell'attentato era il politico e intellettuale che all'epoca era consigliere regionale della lista verde civica e aveva fondato "Fuori", il fronte degli omosessuali e delle lesbiche.

L'attentato fu rivendicato da un gruppo di «anarchici rivoluzionari, combattenti del popolo palestinese». Ma i responsabili non furono mai trovati. La procura di Torino, questa volta, individuati i due responsabili delle minacce del 2014 sul profilo facebook, ne ha chiesto il rinvio a giudizio con pesanti accuse che potrebbero costare agli imputati una condanna a cinque anni, senza tenere conto dell'aggravante della finalità di odio razziale. II procuratore Roberto Sparagna, ieri mattina in aula, ha sentito i testimoni, tra cui anche Angelo Pezzana, che non si è costituito parte civile perché non è interessato a ottenere un risarcimento alla fine del processo, e che è assistito dall'avvocato Alberto Bazzano, l'attuale titolare della libreria che è stata ceduta ai dipendenti nel 2005, e l'investigatore della Digos che ha condotto le indagini. Entrambi gli imputati difesi da Claudio Novaro erano assenti in aula. La discussione sarà il 13 luglio.

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