Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 29/03/2016, a pag. 41, con il titolo "Isis, guerra, islam moderato: quesiti, dubbi e risposte", la lettera di Giovanni Attinā e la risposta di Sergio Romano.
Il commento di Sergio Romano č capzioso: esistono certamente criminali italiani, ma questi non compiono delitti nel tentativo di affermare la propria identitā italiana. Differente č il caso dei terroristi islamici, che uccidono al grido "Allah č grande". Improbabile sostenere che con questo l'islam non abbia nulla a che vedere.
Ecco lettera e risposta:
Il nazismo settanta anni dopo ricreato dal terrorismo islamico
Ancora una volta si registra la mancata presa di posizione contro gli attentati da parte dell’Islam moderato e dal mondo arabo in generale. Č arrivato il comunicato della Lega Araba ma mi sembra davvero poco. Se esiste davvero l’Islam moderato, sarebbe ora che agisse di conseguenza.
Giovanni Attinā
giovanniattina@tiscali.it
Sergio Romano
Caro Attinā,
anche a me farebbe piacere ascoltare un maggior numero di deplorazioni e condanne provenienti da ambienti arabi e musulmani. Ma posso comprendere che molti musulmani preferiscano tacere in una situazione in cui troppe persone attribuiscono queste manifestazioni di violenza all’Islam. Se un criminale italiano commettesse un orrendo delitto in un Paese straniero e molti cittadini di quel Paese reagissero dichiarando che soltanto un italiano puō macchiarsi di un tale crimine, quali sarebbero le sue reazioni?
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