Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 17/03/2016, a pag. 51, con il titolo "La gaffe tedesca e il richiamo ad Auschwitz", la cronaca di Filippo Bonsignore.
E' grave la scelta dell'immagine con cui la squadra di calcio tedesca del Bayern di Monaco ha illustrato il partita con la Juventus. E' doveroso attendersi più attenzione e consapevolezza da parte di tutti, ma a maggior ragione da un team che rappresenta una città che è stata culla del nazismo.
Ecco l'articolo:
La foto pubblicata dal Bayern su Twitter
Una caduta di stile. O, calcisticamente parlando, un autogol. Del tutto inatteso visto che proviene da uno dei club più autorevoli d’Europa, il Bayern Monaco. Ieri, di buon mattino, il club bavarese ha postato sul proprio profilo Twitter un fotomontaggio con la scritta «Qui è la fine», accompagnata dal primo piano del portiere Neuer che emerge dall’Allianz Arena e dallo slogan, caro alla Juve e ai propri tifosi, «Fino alla fine» coperto da una croce. Una «provocazione social» agli avversari in vista del match, condita dalla frase del capitano Lahm: «Questa è una gara da tutto o niente». Fin qui nulla di particolarmente strano se non fosse che, nell’immagine, la strada che porta allo stadio è un binario ferroviario. I social network sono stati immediatamente invasi da proteste e polemiche: per tanti le rotaie evocavano quelle che conducevano ai campi di concentramento nazisti.
La Juve ha risposto in modo semplice con l’hashtag #BeHeroes, già proposto in diverse coreografie allo Stadium. In ogni caso, il post è diventato presto un problema per i tedeschi. «Una gaffe del genere è inammissibile per una società come il Bayern da sempre attenta alla comunicazione — ha affermato il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Ruben Della Rocca —. Non voglio pensare alla malafede, sarebbe gravissimo; voglio confermare che si è trattato di una svista, pur clamorosa. Mi auguro che in futuro il Bayern mostri più sensibilità per certi argomenti». A seguire sono arrivate le scuse del club tedesco: «Non volevamo mancare di rispetto a nessuno. Purtroppo l’immagine utilizzata è stata erroneamente considerata un’allusione a eventi storici ai quali non era assolutamente nostra intenzione fare riferimento. Se abbiamo urtato i sentimenti dei tifosi della Juve e di qualsiasi altro utente, ci scusiamo. La nostra intenzione era di giocare sull’aspetto sportivo della sfida, nella quale una delle due squadre dovrà lasciare la competizione».
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