lunedi` 18 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
11.03.2016 Cinema a Gaza, Gay iraniano chiede alsilo politico in Israele
MediOrienti, di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 11 marzo 2016
Pagina: 52
Autore: Davide Frattini
Titolo: «MediOrienti»

Riprendiamo da SETTE, supplemento del CORRIERE della SERA di oggi, 11/03/2016, a pag.52, dalla rubrica "MediOrienti" di Davide Frattini i due pezzi che seguono:

Immagine correlata
Davide Frattini

Sognando Hollywood
I palestinesi tornano a vedere film agiografici. Sperando di poter ammirare i divi americani

Immagine correlata

GAZA Tornare al cinema per la prima volta dopo vent'anni e sognare di poter vedere i film con Tom Cruise e Sylvester Stallone. Le sale di Gaza sono state distrutte durante gli scontri tra le fazioni palestinesi, i fondamentalisti emergenti non potevano accettare quegli spettacoli offerti da Yasser Arafat. Adesso la Striscia è sotto il dominio di Hamas, in qualche modo devono accontentare il popolo e cosl gli estremisti hanno permesso alla Croce Rossa di organizzare una proiezione settimanale (raddoppiata per la richiesta): per ora i lungometraggi consentiti sonotutti dedicati alla lotta palestinese. Come Oversized Coatdel giordano Nawras Abu-Saleh che racconta la vita nei territori tra il 1987 e il 2011, con il fallimento degli accordi di Oslo e le due rivolte palestinesi. Ritrovarsi al buio davanti allo schermo è un evento per le famiglie di Gaza, che passano gran parte delle due ore a riprendersi con i telefonini, un film nel film. L'epopea palestinese li affascina ma ammettono «vorremmo poter vedere qualche divo americano». 0 le commedie prodotte in Egitto che, durante gli anni Cinquanta, sbancavano nel più grande cinema di Gaza: adesso sono rimasti in piedi solo i muri bruciati, i vecchi manifesti in arabo sono coperti dagli slogan delle Brigate Ezzedin Al Qassam, l'esercito irregolare di Hamas. I film piratati e copiati sui Dvd arrivavano nella Striscia come quasi tutto il resto: attraverso i tunnel del contrabbando scavati sotto la sabbia del deserto al confine con l'Egitto. Quelle gallerie sono state distrutte dalle truppe del Cairo, Abdel Fattah al Sissi — il generale diventato presidente — tiene sbarrata la frontiera quanto gli israeliani, gli islamisti di Hamas sono un avversario comune. 1250 posti nella sala della Croce Rossa sono andati subito esauriti, una serata da passare fuori, il buio illuminato dal proiettore, le case invece sono scure, l'elettricità non basta mai, chi non può permettersi i generatori a gasolio sopravvive alla luce delle candele.

Israele: Omosessuale Iraniano chiede asilo

Immagine correlataImmagine correlata
Payam Feili libero in Israele    In Iran, invece...

Payam Feili ha una Stella di David tatuata sul collo, un simbolo che, se dovesse tornare in Iran, potrebbe costargli la vita. Anche perché gli ayatollah lo hanno bollato con un altro marchio: è omosessuale. Da Teheran è fuggito in Turchia dopo essere stato arrestatoquattro volte: i suoi libri sono inaccettabili per il regime, in un romanzo racconta dell'amore gay tra due soldati durante la guerra Iran-Iraq negli anni Ottanta. È potuto entrare in Israele tre mesi fa con un visto turistico per assistere all'allestimento di uno spettacolo teatrale ispirato alle sue poesie e adesso chiede asilo politico. Il governo di Benjamin Netanyahu sembra propenso a concederglielo, anche se la procedura è complessa, l'Iran è uno Stato nemico. L'organizzazione di scrittori Pen, che difende la libertà di espressione, sta sostenendo la richiesta di Payam e ripete il numero della contabilità della morte: già 4000 omosessuali sono stati giustiziati dalla nascita della Repubblica islamica nel 1979.

Per inviare a Sette la propria opinione, telefonare: 02/ 6339, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT