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Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.01.2016 La vile Europa: la Svizzera, ma anche l'Italia
Analisi di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 gennaio 2016
Pagina: 11
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Quell'accordo tra svizzeri e Olp per evitare gli attentati»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/01/2016, a pag. 11, con il titolo "Quell'accordo tra svizzeri e Olp per evitare gli attentati" il commento di Davide Frattini, particolrmente interessante, perchè affronta un tema proibito, da sempre considerato indegno di essere affrontato e discusso sui nostri organi di informazione. Bene ha fatto Frattini, partendo dalla Svizzera, ad aggiungere quanto avvenne in Italia ai tempi dei governi Moro-Craxi, benedetti dal PCI, che agirono nei confronti del terrorismo palestinese blandendo, assecondando e venendone a patti, come rivelò, inascoltato, Cossiga, quando rivelò il cosiddetto "Lodo Moro".
Ci sarà qualche parlamentare italiano che chieda un'inchiesta anche su quanto avvenne nel nostro paese ?

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Francesco Cossiga  Aldo Moro  Craxi/Arafat

Ecco l'articolo:

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Davide Frattini

GERUSALEMME L’avevano ribattezzato l’«aeroporto rivoluzionario», una vecchia pista militare britannica nel nulla e le sabbie del deserto giordano che il Fronte popolare per la liberazione della Palestina aveva trasformato in parcheggio del terrore per i jet dirottati sulle tratte internazionali. Nel settembre del 1970 trecento passeggeri di cinque voli erano tenuti in ostaggio allo stesso tempo, tra loro quelli dello Swissair 100 partito da Zurigo per New York. La compagnia svizzera aveva già subito un attacco nello stesso anno (47 morti per una bomba piazzata su un volo diretto a Tel Aviv) e un aereo dell’El Al, la compagnia di bandiera israeliana, era stato assaltato prima del decollo da Zurigo. Così il ministro degli Esteri — rivela un libro del giornalista Marcel Gyr della Neue Zürcher Zeitung — decise di trattare con l’Organizzazione per la liberazione della Palestina di Yasser Arafat: immunità dagli attentati in cambio del sostegno diplomatico per il riconoscimento internazionale e della liberazione dei terroristi arrestati. Pierre Graber avrebbe tenuto nascosto i negoziati al resto del governo e di certo i colloqui sono rimasti segreti per gli europei, gli americani e gli israeliani ai quali Berna aveva promesso di non intromettersi da sola nella questione degli ostagg i. I documenti dell’accordo («la resa al terrorismo»: titolano i quotidiani in Svizzera) sono ancora secretati, il governo attuale dice di non saperne niente.
Anche l’Italia — negli stessi anni — avrebbe stipulato un’intesa con i gruppi legati ad Arafat, come hanno rivelato Francesco Cossiga, l’ex presidente della Repubblica morto nel 2010, e Bassam Abu Sharif in due interviste al Corriere della Sera nel 2008.
L’allora portavoce del Fronte popolare, finito sulla copertina di Time come «il volto del terrore», racconta di aver seguito «personalmente le trattative con i servizi segreti» per arrivare a quello che è definito «il Lodo Moro». Il governo scelse di permettere ai palestinesi «piccoli transiti, passaggi, operazioni, dovevamo solo informare le persone opportune : stiamo trasportando A, B, C...» attraverso l’Italia e così lo Stato si «sarebbe risparmiato qualche mal di testa, il mio gruppo non è mai venuto meno al patto».
In sostanza un’immunità alla Svizzera: dove adesso i parlamentari chiedono l’apertura di un’inchiesta perché a loro sembra oltraggiosa quella stretta di mano con il terrorismo nell’epoca dell’offensiva dello Stato Islamico.

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lettere@corriere.it

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