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Corriere della Sera-Il Manifesto Rassegna Stampa
23.01.2016 La diplomazia vaticana sotto Hitler e un appello alla Mogherini
Analisi di due lettere a Corriere della Sera e Manifesto

Testata:Corriere della Sera-Il Manifesto
Autore: Redazione Corriere/Manifesto
Titolo: «Pio XII e il Museo dell'Olocausto a Gerusalemme-L'UE inadeguata sui palestinesi»

Riprendiamo oggi, 23/01/2016,  due lettere al direttore, la prima al CORRIERE della SERA, la seconda al MANIFESTO, entrambe precedute da un nostro commento.

Corriere della Sera:Pio XII e il Museo dell'Olocausto a Gerusalemme, pag.57

Il lettore che si firma 'Orsenigo' riteniamo sia parente di quel Cesare Orsenigo, ambasciatore della S.Sede a Berlino durante il nazismo. Comprendiamo il motivo della sua proposta, ma se faccia una ragione, la storia del rapporto fra Pio XII e il nazismo, finche il Vaticano non aprirà gli archivi di quegli anni, è quella che tutti conosciamo. E non basta una visita cortese in sinagoga per cancellare la storia.
Per informarsi sulla figura storica dell'altro Orsenigo, ecco il link di Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Nunziatura_apostolica_in_Germania

                                      Orsenigo con Hitler 1° gennaio 1935
Ecco la lettera:

Dopo la grande apertura di Papa Francesco verso gli Ebrei (Corriere, 18 gennaio), c'è da augurarsi che questi ultimi si adoperino per convincere i dirigenti dello Yad Washem (memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme) a cancellare le frasi su Pio XII riportate nella didascalia che accompagna la foto del suddetto pontefice nel museo, secondo cui papa Pacelli sarebbe colpevole di non aver denunciato con forza, pubblicamente, la Shoah. Rimuoverle sarebbe un segnale di buona volontà da parte della comunità ebraica.

Sebastiano Caroni Orsenigo, Pavia

 

Il Manifesto:  L'UE inadeguata sui palestinesi, pag.14

Risultati immagini per federica mogherini arafat
Arafat & Mogherini

Sotto forma di una lettera aperta a Federica Mogherini, definita dai firmatari 'illustre signora',  i responsabili di alcune della associazioni più fanaticamente anti-Israele scrivono per lamentarsi del fatto che non sono sufficienti le misure contro l'economia israeliana, occorre fare di più, molto di più, stracciare i trattati, cancellare ogni forma di cooperazione. Non potendo cancellare Israele dalla carta geografica, sperano di ottenerlo con altri mezzi, e si rivolgono alla persona giusta, la 'signora ' Mogherini, che leggerà, ne siamo certi, con attenzione il loro appello:
Chi sono i firmatari ? 'Salaam ragazzi dell'Olivo' è la più nota, gode infatti della protezione delle gerarchie cattoliche più antisemite. 'Ebrei contro l'Occupazione ' si conscono invece solo fra loro, ce ne sono 2 a Torino, uno a Milano e uno a Roma, sono ebrei, soffrono al solo sentire il nome di Israele, e si sfogano scrivendo ogni tanto a qualche giornale.
Hanno fiducia nella Mogherini, ne hanno buoni motivi.

Ecco la lettera:

Illustre Signora Mogherini, in nome delle nostre Associazioni, Ebrei contro l'Occupazione (Eco) e Salaam Ragazzi dell'Olivo (Comitato di Milano), vogliamo segnalarle che le decisioni della Commissione Europea nei riguardi della Palestina ed Israele sono del tutto inadeguate a far cessare le ingiuste, ed inumane, politiche di Israele contro i palestinesi, sia quelli con cittadinanza israeliana, sia quelli residenti nei territori palestinesi occupati militarmente da Israele da ormai molti decenni. Le azioni dei governi israeliani, dal 1948 a tutt'oggi, violano i più fondamentali diritti umani, civili e politici del popolo palestinese, e le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, dal 1947 ad oggi. I palestinesi sono stati cacciati dalla loro terra con l'occupazione militare iniziale del 1947-49 (sin da prima della proclamazione dello Stato di Israele), che ha visto anche il massacro di molte decine di migliaia di loro. Da allora, lo Stato di Israele continua ogni giorno a cacciare i palestinesi dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est, e le uccisioni di palestinesi negli attacchi con forze militari assolutamente preponderanti ed armi sofisticate contro Gaza ed in Cisgiordania hanno raggiunto numeri tali da guerra di un esercito moderno contro una popolazione civile. Lo strangolamento delle attività economiche palestinesi ha raggiunto intensità tale da consentire ai palestinesi solo un'economia di sussistenza: siccome siamo certi che Lei sia perfettamente al corrente di questa situazione, non ci dilunghiamo a documentare quanto sopra. Abbiamo il dovere di dirle che consideriamo risibili i provvedimenti della Unione Europea di vietare ad Israele la etichettatura dei prodotti delle colonie israeliane, illegali, in Cisgiordania come oprodotti di Israele". Oltre che facilmente aggirabile dagli espertissimi israeliani, questo provvedimento è del tutto inefficace e le proteste del governo israeliano sono espressione dell'ipocrita linguaggio diplomatico in uso nei rapporti internazionali. Provvedimento efficace sarebbe la sospensione delle privilegiate condizioni che l'Ue accorda da sempre ad Israele nel commercio e nelle attività culturali (soprattutto le attività scientifiche, di base ed applicate). Efficace sarebbe la sospensione dei trattati di cooperazione militare da parte dei Paesi membri, e le ingenti forniture di armi, poi usate da Israele anche per compiere massacri come quelli ripetuti contro la popolazione civile di Gaza. Per questo indirizziamo questa nostra richiesta anche al Presidente del Consiglio italiano, in quanto cittadini italiani che vorrebbero essere anche cittadini europei, se esistesse una tale cittadinanza.
Con stima personale, Giorgio Forti. incaricato degli affari esteri di Eco Paola Canarutto. Presidente di ECO Maria Giulia Agnoletto. Presidente di Salaam Ragazzi dell'Olivo (Comitato di Milano)

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