Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 06/11/2015, a pag.25, con il titolo " Amos Oz 'boicotta' le ambasciate di Israele ", una breve sulla dichiarazione dello scrittore israeliano.
Amos Oz, in uno dei suoi viaggi 'letterari'
Leggendo questa breve dedicata al "gran rifiuto" di Amos Oz a rispondere ad eventuali inviti da parte delle Ambasciate di Israele sparse per il mondo, ci sono venuti in mente due pensieri birichini:
1. Nella sua ansia di punizione verso Netanyahu, Oz dimentica sempre l'esistenza della presenza palestinese, che esista una Anp, una leadership che lancia ogni giorno accuse incredibili contro Israele, è mai possibile che sia così indifferente ? La sua ostilità a Netanyahu sarebbe più credibile se spendesse qualche parola anche verso i palestinesi, o sono tutti 'angeli della pace', come il Papa aveva chiamato Abu Mazen ?
2. Oz dirà no agli inviti che gli arriveranno dalle Ambasciate, non sarà per caso che abbia fatto qualche calcolo verificando quante sono nel mondo le ambasciate israeliane e quante le amministrazioni locali che organizzano festival letterari ? possiamo dire da 1 a 10.000 ? a chi deve lisciare il pelo con più cura ? A pensare male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina. Dispiace dirlo per uno scrittore che amiamo per i libri che scrive, ma che ci sta molto meno simpatico quando straparla.
Ecco la breve:
TEL AVIV. In polemica con il governo di Benyamin Netanyahu, Amos Oz, uno dei più grandi scrittori israeliani, fino a nuovo ordine non accetterà più inviti per eventi da parte delle ambasciate del suo Paese quando si trova all'estero per presentare i suoi libri. Da sempre su posizioni progressiste e pacifiste - nelle ultime elezioni si è apertamente schierato con la sinistra del Meretz - Oz ha motivato la sua decisione con «la radicalizzazione della politica dell'attuale governo» di Netanyahu. .Mi sento a disagio - há detto parlando con il sito Ynet - a partecipare ad eventi di cui sia promotore il gaver-now. Una scelta netta che però, come ha precisato lui stesso al sito, non vuole avere nulla in comune con il boicottaggio di Israele propugnato a livello internazionale dal movimento Bds. Amos Oz si è detto convinto che si debba raggiungere la pace con l'Anp e che Israele deve accettare l'Iniziativa di pace dei paesi arabi del 2002. Per Oz, Netanyahu ha portato «il popolo di Israele in guerra con il mondo».
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