Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/09/2015, a pag. 37, con il titolo "I nostri alleati dell'asse del male (minore)", l'analisi di Pierluigi Battista.
Pierluigi Battista
Terroristi di Hamas, our friends
I decapitatori del Califfato sono i nemici dell’umanità, il principale pericolo del mondo, i barbari alle porte? Sì. L’America è assente, lontana, incerta, titubante, impotente, senza un’idea nemmeno vaga di che fare in Siria e in Iraq? Sì. L’Europa è, come al solito, sonnacchiosa e inesistente, una nullità politica? Sì.
Dunque, sommati tutti i sì, prepariamoci al giubilo di una coalition of the willing che in difesa di Assad, un macellaio che in questi anni ha massacrato oltre 200 mila siriani, civili, bambini, non certo i tagliagole dell’Isis, schiererà dittatori e fanatici religiosi, aguzzini e antisemiti. Inchiniamoci realisticamente all’asse del «male minore». Nel suo splendido La Repubblica dell’Immaginazione (Adelphi) la scrittrice iraniana in esilio Azar Nafisi parla di un suo connazionale che per amore dei libri è stato frustato a Teheran, fino allo stremo.
La copertina
Ecco, gli energumeni della frusta saranno i nostri difensori contro i sanguinari sunniti dell’Isis. Grazie mister Obama. Grazie Frau Merkel. Grazie presidente Renzi, per aver detto che mai e poi mai l’Italia si assumerà la responsabilità dei raid. Facciamo fare ai signori della frusta e della lapidazione. Affideremo le nostre sorti a Putin, che sa bene come trattare con la mano dura gli oppositori e i dissidenti e mangiarsi impunito la Crimea mentre il mondo assiste paralizzato all’invasione di uno Stato indipendente come l’Ucraina: siamo stati capaci di fare la faccia feroce solo quando Saddam invase il Kuwait nel 1990, con i deboli è più semplice diventare i paladini dell’ordine internazionale.
Affideremo le nostre sorti agli ayatollah di Teheran che, tra un convegno negazionista e una vignetta irridente sulle vittime di Auschwitz, daranno una mano ad Assad mentre potranno continuare a costruire la bomba per distruggere Israele, sia pur a ritmi rallentati. Affideremo le nostri sorti ad Hamas, quelli che il leader laburista Corbyn ha chiamato our friends e intanto potremmo ammirare su Youtube le esecuzioni in massa, sulla pubblica piazza di Gaza, dei cosiddetti «collaborazionisti». Ci affideremo a Hezbollah, ancora una volta our friends , che daranno una mano ai pasdaran che daranno una mano ai russi che daranno una mano ad Assad. Stiamo dalla parte loro. Ci tiriamo fuori. Andremo al cinema a vedere Schindler’s List per commuoverci sugli ebrei uccisi tanto tempo fa, non su quelli che dovrebbero essere uccisi dai nostri alleati Hamas, Hezbollah e pasdaran. L’asse del male (minore). L’asse dell’ipocrisia.
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