Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 07/09/2015. a pag. 6, con il titolo "Quel nuovo muro antiprofughi in Israele", la breve di Davide Frattini.
Il titolo dato dalla redazione del Corriere, però, è fuorviante. Non tiene infatti in nessun conto le piccole dimensioni di Israele, un Paese più piccolo del Piemonte con una popolazione di oltre 8 milioni di persone. Ma soprattutto, non tiene conto delle misure antiterrorismo che Israele è costretta a prendere per evitare pericolose infiltrazioni. Ancora una volta, le redazioni dei principali quotidiani italiani si dimostrano ostili a Israele, proponendo titoli che non rispecchiano il contenuto degli articoli. E considerano i paesi confinanti con Israele come se fossero delle democrazie europee.
Ecco il pezzo:
Davide Frattini
Benjamin Netanyahu
Trenta chilometri da costruire entro un anno di una barriera che alla fine ne raggiungerà 200. Netanyahu vuole respingere i profughi che scappano dalla Siria e respinge chi dall’opposizione lo invita ad accoglierli: «Siamo una nazione troppo piccola, non possiamo permetterci di venire sommersi», commenta il premier israeliano. Così il Paese innalza un altro reticolato, questa volta alla frontiera con la Giordania, è da lì che potrebbero arrivare gli esuli o una possibile offensiva dell’Isis. Al leader conservatore del Likud qualcuno prova a ricordare che un suo predecessore prese la decisione opposta: Menachem Begin, appena diventato premier dopo aver scalzato la sinistra da quasi trent’anni al potere, scelse di aprire le porte di Israele ai «boat people» vietnamiti, perché «gli ebrei non possono dimenticare di essere stati imbarcati su navi respinte da tutti i porti».
Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante