Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/08/2015, a pa.19, con il titolo "Parigi apre la 'spiaggia di Tel Aviv'. Sinistra in rivolta contro la sindaca Anne".
Ovvero, quando la sinistra estrema dà i numeri.
Elisabetta Rosaspina
Nervi a fior di pelle sulle rive della Senna in vista di «Tel Aviv Plage», dopodomani, quando la spiaggia parigina si travestirà, per 12 ore, da litorale israeliano: un «foodtruck» scodellerà hummus (crema di ceci), tehina (crema di sesamo) e altre specialità medio-rientali, un dj e vari animatori cercheranno di ricreare l'atmosfera balneare della capitale economica e mondana di Israele. Coral, cantante israeliana, si esibirà durante lo spettacolo serale. Ma anche il livello di mobilitazione delle forze dell'ordine contribuirà, involontariamente, a creare un clima medio-rientale sotto gli ombrelloni del ferragosto parigino. Dopo due giorni di polemiche sempre più aggressive, in rete, alla tivù e tra politici, sull'opportunità di questo gemellaggio, la prefettura ha chiamato i rinforzi: trecento agenti in più militarizzeranno giovedì il lungo Senna, tra il Pont de l'Arcole e il Pont de Notre-Dame, nel timore di contestazioni filo-palestinesi o incursioni sulla spiaggetta cittadina. La sindaca socialista, Anne Hidalgo, tiene duro: il progetto è stato concepito a maggio durante la sua visita in Israele e l'incontro con il suo omologo, Ron Huldai, quando è stato deciso di invitare Tel Aviv come ospite d'onore a Paris-Plages. E la giornata non sarà annullata perché «equivarrebbe a dare ragione a chi vuole il boicottaggio totale di Israele, e questa non è la nostra posizione», ha spiegato il suo vice, Bruno Julliard, ricordando che, nello stesso viaggio, Hidalgo ha incontrato le autorità di Betlemme e concordato iniziative congiunte anche con i palestinesi. Ma il beach-party franco-israeliano di dopodomani rischia di compromettere la tenuta della maggioranza municipale che si basa sull'alleanza tra socialisti e comunisti. Il mal di panda, a sinistra, è forte: la prima a chiedere l'annullamento del programma è stata Danielle Simonnet, consigliera del Parti de Gauche. Poco dopo i suoi colleghi del Groupe Communiste-Front de Gauche hanno diffuso un comunicato meravigliandosi di non essere stati preventivamente consultati dalla sindaca e chiedendo che la festa fosse trasformata in una giornata da dedicare a incontri e dibattiti per una «pace giusta e duratura tra israeliani e palestineLa vicenda • Durante una recente visita ufficiale in Israele, nel maggio scorso. la sindaca di Parigi, Anne Hildalgo, ha incontrato il suo omologo di Tel Aviv, Ron Huldai • In quella sede, la Hidalgo ha invitato la città dl Tel Aviv come ospite d'onore alla manifestazione Paris-Plages. che si svolge sulla spiaggia che costeggia la Senna si». Proposta appoggiata dall'assessore all'edilizia abitativa, Ian Brossat, ma bocciata dal Comune, poiché il programma di Lionel Choukroun, organizzatore con l'Agenzia Culturale, è già molto intenso e non lascia spazio a tavole rotonde. Via twitter, (#TelAviváurseine era uno degli hashtag più digitati nel week end) un altro consigliere della maggioranza, Jérôme Gleizes, di Paris Ecologiste, evoca «un problema di decenza e di rispetto dei morti», in riferimento al bebè bruciato vivo con il padre nell'incendio della sua casa in Cisgiordania, per mano di colon' israeliani. Anne Hidalgo viene accusata di connivenza con il governo di Netanyahu e assimilata alla sua politica conservatrice. Lo spiegamento di forze dell'ordine è diventato inevitabile: negli alti comandi si agita ancora lo spettro degli incidenti scoppiati a luglio dell'anno scorso, a Barbès (nel XVIII Arrondissement) durante una dimostrazione a sostegno di Gaza. Ventiquattr'ore ore dopo, a Sarcelles, in Val d'Oise, era stata minacciata la sinagoga di una grossa comunità sefardita, erano stati bruciati negozi e farmacie gestite da ebrei, e gli agenti erano stati impegnati per ore in una guerriglia urbana conclusa con decine di feriti e di arresti.
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