Riprendiamo dal CORRIERE della SERA del 08/08/2015, a pag.51, con il titolo "Lo Stato contro Fritz Bauer, Un eroe borghese a caccia del criminale nazista Eichmann " l'articolo di Maurizio Porro.
Maurizio Porro
il film uscirà in autunno
Fritz Bauer
Un giorno prima dell'uscita in Germania, il Festival di Locarno ha presentato ieri Lo Stato contro Fritz Bauer dove lo Stato è quello, connivente, di Adenauer degli anni 5o e Bauer il coraggioso procuratore di Francoforte che mette in moto la cattura del criminale nazista Adolf Eichmann, responsabile del finale di partita nazista contro gli ebrei. Il film di Lars Kraume, 42enne italiano per caso, ricco di una tensione narrativa e morale che si insinua ovunque, è la storia di un eroe borghese dimenticato. Un'interpretazione da premio di Burghart Klaußner che voleva a tutti i costi l'onore del molo. «È la storia di una generazione, quella dei miei genitori, che non voleva accettare il passato e di un eroe moderno raro che ha sacrificato sé stesso alla causa, come oggi Edward Snowden. Bisogna discutere sulla consapevolezza del crimine anche se il potere tende a tenere le cose segrete, ieri come oggi», spiega l'autore. Il cinema tedesco, 30 anni dopo le malsane eroine di Fassbinder, torna sull'era postbellica appassionato alle vite degli altri, «forse perché una generazione sta scomparendo e bisogna fare in fretta a interrogarla», dice Kraume. Il film racconta come Bauer seppe che Eichmann si nascondeva in Argentina («dove Peron aveva protetto i criminali nazisti travestiti»), come fu sospettato di alto tradimento essendosi collegato per scelta personale col Mossad israeliano, come sviò le indagini indicando il criminale, poi giustiziato a Gerusalemme, nel Kuwait. «Molte di queste cose erano note, anche la chiamata in causa della Mercedes Benz il cui capo del personale figura essere nel '57 un gerarca nazista, ma per ora non hanno fatto commenti e non hanno collaborato alle richieste di informazioni. Meglio tacere, troppo sgradevole». Quale parte dell'indagine può oggi scandalizzare? «Bauer era omosessuale, ma aveva sacrificato le proprie tendenze che in Germania erano un reato ben monetizzabile». Sembra Tempesta su Washington di Preminger e c'è un giovane attore formidabile, Ronald Zehrfeld e tutti sono reciprocamente onorati di aiutare la causa della memoria di un uomo così eccezionale che per fortuna avrà un posto nella storia del cinema. Bauer mori suicida nel '68, annegato in una vasca da bagno, come il film mostra, ma salvandolo in extremis: «Per me fu un uomo ribelle allo spirito del tempo, un eroe complicato che ci parla e l'eco si sente in tutto il mondo».
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