martedi` 19 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
11.07.2015 Per il vice-ayatollah Iran e sciiti sono vittime dell'Occidente e dei sunniti
Ma Vanna Vannuccini, che lo intervista, pone solo domande accondiscendenti

Testata: La Repubblica
Data: 11 luglio 2015
Pagina: 15
Autore: Vanna Vannuccini
Titolo: «'L'Iran vuole un'intesa politica ma l'Occidente non sia arrogante'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 11/07/2015, a pag. 15, con il titolo "L'Iran vuole un'intesa politica ma l'Occidente non sia arrogante", l'intervista di Vanna Vannuccini a Mostafa Milani, hojatoleslam (un gradino sotto quello di ayatollah) a Qom.

Non è un problema in sé intervistare un estremista come Mostafa Milani, parte del clero iraniano. Anzi, è utile per mostrare quello che davvero pensa chi regge la teocrazia di Teheran, eletta a interlocutore credibile da Barack Obama e dall'Europa. Le risposte di Mostafa Milani denunciano una partigianeria evidente.
Il problema non è nelle risposte, ma nelle domande, che sono accondiscendenti, non problematiche. La giornalista, per esempio, avrebbe potuto chiedere una opinione su Israele, sulla Shoah, su una organizzazione terrorista sciita direttamente dipendente dall'Iran come Hezbollah, su quello che l'Iran intende fare una volta in possesso di armi nucleari.

Ecco l'articolo:

Risultati immagini per vanna vannuccini
Vanna Vannuccini

Risultati immagini per shia sunni cartoon
"L'islam è la vera unica religione..."
"Sunnita o sciita?"
"Infedele!!!"

"Non c'è costrizione nell'islam, come è scritto nella famosa Sura della giovenca (II, versetto 256), perché la retta via è ben distinta da quella della perdizione. L'islam non può venire imposto, nemmeno sul piano intellettuale, figuriamoci poi con le armi!". Fu il richiamo a cercare la retta via, una vocazione, che portò Mostafa Milani vent'anni fa da Milano a Qom. Era nato in Iran ma i genitori si erano trasferiti in Italia quando era bambino, e studiava al Politecnico ("ma non scriva che mi ero laureato, perché sarebbe una bugia, avevo solo dato alcuni esami con ottimi voti"), quando lasciò Milano a 24anni.

Che cosa lo spinse? I suoi genitori vivono ancora in Italia. La bellezza dello sciismo. E' una grande religione che unisce spiritualità e pratica, zahat (elemosina) e sharia, preghiera e digiuno. Ha un grande rito. Per molti altri islamici, per i salafiti, i wahabiti, e per tutti gli estremisti - sunniti o sciiti che siano ma per fortuna tra gli sciiti ce ne sono pochi - chi non fa la preghiera è empio, chi non digiuna è miscredente. La loro religione è tutta qui. Il loro islam è solo pratica, la spiritualità non c'è. Il miscredente o si sottomette o va eliminato. Non hanno il concetto di mostazaf, colui che è intellettualmente oppresso e non sa. Per questo secondo me il wahabismo, il salafismo sono una vera e propria eresia.

Questo fanatismo non esisteva alle origini? Quali sono le origini? Il Profeta e ciò che è stato rivelato, tutto il resto è narrazione. Autentico è solo il Corano. Che a differenza delle altre scritture celesti come il Vangelo da 14 secoli non ha subito alterazioni. Per le narrazioni, alcune sono corrette, altre contraddittorie, esiste una scienza che le studia. Ma il Corano è alla portata di tutti, tutti possono leggerlo anche in ottime traduzioni. Per esempio vi si legge che kafir, il miscredente, non è tanto chi non crede ma chi copre la verità, chi la nega conoscendola. Gli stessi versetti del Corano che appaiono minacciosi o addirittura violenti non sono rivolti alla gente ma alle guide, ai leader che trascinano l'umanità verso il Male.

Chi sono oggi le guide del Male? Sono i fanatici. Daesh, Al Qaeda, Boko Haram, Al Nusra si prefiggono di 'purificare' il mondo islamico. Il loro obiettivo sono prima di tutto gli sciiti, poi i sufi e poi i sunniti che loro considerano deviati. Per loro è deviato chi non è come loro. Purtroppo la maggioranza di noi musulmani non abbiamo una giusta visione dell'islam, pochi hanno una comprensione profonda del concetto di fede, iman, che è luce. La libertà di parola e di pensiero è il cuore dell'islam, che è venuto a liberare il l'anima degli uomini. Dio non è un despota, ha infatti lasciato agli uomini libertà di scegliere.

È bene dunque che l’Iran si allei con l’Occidente per combattere l’estremismo? Penso di sì, ma saranno gli occidentali a trarne il maggior vantaggio. La Repubblica islamica è perfettamente capace di tenere a bada l'Is.

Spera perciò che a Vienna si raggiunga un accordo sul nucleare? L'Iran ha la volontà politica di raggiungerlo per risparmiare agli iraniani una guerra che gli americani non hanno mai smesso di minacciare, lo stesso Obama ha ripetuto più volte che tutte le opzioni sono sul tavolo. Mi lasci dire però che è ingiusto che all'Iran le 'superprepotenze' mondiali abbiano imposto dei divieti che non sono stati imposti a nessun altro paese, il Giappone per esempio.

C’è libertà di pensiero e di parola in Iran? L'Iran fa parzialmente eccezione rispetto ai paesi arabi dispotici ma ha problemi politici perché viene tartassato continuamente dai paesi e dai media occidentali. Perciò io invito gli occidentali a venire a vedere i nostri centri di studio, per esempio l'università dove cui insegno. La prima caratteristica dell'islam, si ricordi, è la moderazione.

Che cosa rende speciale l’università dove insegna? Vi si studiano tutte le religioni, quelle rivelate e perfino quelle inventate come la new age. In questo modo un chierico riesce ad avere una visione completa del mondo. Perché il problema fondamentale nelle religioni è l'ignoranza, che fa sì che i musulmani non capiscano chi è da combattere e chi no. A parte Al Ahzar al Cairo, che fa relativamente eccezione, i centri di studio di studio islamici sono spesso soltanto miniere di odio. Medina, per esempio. Non vi s'insegna che l'odio, in primo luogo contro gli sciiti.

Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT