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L'Osservatore Romano - Avvenire Rassegna Stampa
04.07.2015 Informazione vaticana: fronte unico contro Israele
Se il terrorista di Hamas viene presentato come 'un ragazzo 17enne che andava a pregare in moschea'

Testata:L'Osservatore Romano - Avvenire
Autore: la redazione
Titolo: «Ancora violenze in Cisgiordania - Cisgiordania: lancia pietre sui soldati, ucciso un diciassettenne»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 04/07/2015, a pag. 3, la breve "Ancora violenze in Cisgiordania"; da AVVENIRE, a pag. 14, la breve "Cisgiordania: lancia pietre sui soldati, ucciso un diciassettenne".

Pubblichiamo oggi due cronache quasi identiche dei due giornali cattolici, come al solito ostili a Israele. Lo facciamo per mostrare come la linea anti-Israele dell'informazione vaticana sia unitaria: un fronte unico contro l'unica democrazia del Medio Oriente, che per queste testate ha evidentemente il torto di essere abitata da ebrei.

Nelle due brevi, le notizie vengono offerte al lettore con il consueto rovesciamento dei rapporti di causa ed effetto: prima si parla del giovane terrorista palestinese ucciso, e solo in un secondo momento, quasi per inciso, del motivo per cui è morto (a questo proposito, siamo certi che l'esercito israeliano stabilirà con una tempestiva indagine le responsabilità dell'accaduto).
Il tono degli articoli, peraltro, come al solito trasforma gli arabi palestinesi in vittime del mostro militarista israeliano.
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Un 17enne palestinese è stato ucciso da un militare israeliano" (si noti che il terrorista viene definito semplicemente "17enne", mentre il soldato israeliano un "militare"). L'innocente ragazzo, d'altra parte, "era uscito presto di casa per recarsi a pregare alla moschea". Ecco come i giornali cattolici trasformano un terrorista di Hamas in un'anima candida.

Ecco gli articoli:

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I giornali cattolici definiscono i terroristi di Hamas "ragazzi palestinesi"

L'OSSERVATORE ROMANO: "Ancora violenze in Cisgiordania"

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Violenza in Cisgiordania. Un giovane palestinese è rimasto ucciso oggi nel corso di scontri con l'esercito israeliano nei pressi del check point di Qálandiya, vicino a Ramallah. Poco prima nell'area un gruppo di militari israeliani era stato investito da una sassaiola. Come ha riferito un portavoce delle forze armate, il giovane palestinese, Muhammad Al Qusba di diciotto anni, è morto in ospedale a Ramallah a seguito delle ferite ricevute durante gli scontri.

Sempre secondo fonti militari, si trattava di un sostenitore di Hamas, il movimento islamico che controlla la Striscia di Gaza. Nel frattempo, ieri il Consiglio europeo ha deciso di prolungare la propria missione di polizia nei Territori palestinesi fino al 30 giugno del 2016. Prorogato fino alla stessa data anche il mandato per la missione europea di assistenza al valico di Rafah, alla frontiera fra l'Egitto e la Striscia di Gaza, uno dei punti più delicati dell'intera regione. Tali decisioni rientrano «nell'ambito dei più ampi sforzi dell'Ue», riferisce una nota dei ventotto, a sostegno della realizzazione della soluzione dei due Stati, uno israeliano e l'altro palestinese, che possano convivere in pace e sicurezza. Il piano s'inserisce dunque «in un ampio lavoro per una soluzione del conflitto».

AVVENIRE: "Cisgiordania: lancia pietre sui soldati, ucciso un diciassettenne"

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Un 17enne palestinese è stato ucciso da un militare israeliano nei pressi del checkpoint di Qalandiya, vicino a Ramallah in Cisgiordania, mentre stava tirando pietre contro un veicolo dell’esercito dello Stato ebraico (Idf). Il ragazzo, Mohamm ed Hani Al-Ksabah, era uscito presto di casa per recarsi a pregare alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, nel terzo venerdì del mese sacro del Ramadan. Come lui, in migliaia ci hanno provato ma le autorità israeliane hanno imposto restrizioni, dando il via libera solo alle donne di più di 30 anni e agli uomini di più di 50.

«Un sospetto si è avvicinato a un veicolo militare e ha cominciato a gettare pietre» spaccando il parabrezza, ha riferito un portavoce militare. «I soldati hanno ordinato al sospetto di fermarsi e hanno sparato in aria colpi di avvertimento», ma di fronte al lancio continuo di sassi e al «pericolo immediato, hanno sparato», ha aggiunto.

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L'Osservatore Romano 06/69883461
Avvenire 02/6780510
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