Riprendiamo da LETTURA/CORRIERE della SERA di oggi, 14/06/2015, a pag.12, con il titolo "I traditori traditi di Bezmozgis " la recensione di Daria Gorodisky ai libri dello scrittore.
le copertine
David Bezmozgis
Il «New York Times» lo ha paragonato alle spy story di Tom Clancy. E il «Los Angeles Times» ha definito il suo autore «erede letterario di Philip Roth». Fatto sta che leggere The Betrayers, ultimo titolo del canadese David Bezmozgis, produce lo stesso effetto che guardare attraverso un taumascopio: la realtà si riflette negli specchi interni allo strumento, restituendo all occhio immagini simmetriche costantemente confluenti l'una nell'altra.
E, trattandosi di un thriller psicologico, la vittima diventa carnefice e il carnefice vittima; i principi trasmutano nel loro opposto; punizione e perdono si inseguono senza fine. Neppure la sorte può restare uguale a se stessa. Però la storia è ben concreta: le 24 ore che il rigoroso ministro israeliano di origine russa Baruch Kotler trascorre in una località balneare della Crimea con la giovane amante, Leora. ll caso li porta a Vladimir Tankilevich, l'ex agente del Kgb che in gioventù aveva condannato Kotler ad anni di Gulag.
Nella resa dei conti che segue entrano in gioco mogli, figli, coloni, governo, religione, disciplina militare, ricatti politici, false identità, appartenenza, persecuzioni nei Paesi comunisti. L'emigrazione ebraica dall'Europa dell'Est, del resto, è tema ricorrente nelle opere di Bezmozgis. Lui stesso è nato a Riga nel 1973, poi a 7 anni ha lasciato la Lettonia per trasferirsi con la famiglia a Toronto. E lì vive tuttora.
Scrittore di fama internazionale e filmaker, adesso sta lavorando alla trasposizione in pellicola di Natasha, uno dei racconti del suo libro d'esordio (nel 2005 in italiano per Guanda): la saga dei Berman, fuoriusciti dalla Russia. Il film, tosi è annunciato, sarà nelle sale canadesi entro l'anno, con la regia dello stesso David Bezmozgis e un cast composto quasi interamente — ça va sans dire — di nordamericani ex refusnik.
Ma, per tornare a The Betrayers, l'anno scorso ha ricevuto importanti riconoscimenti in patria e nel mondo anglofono. E già tradotto in 12 lingue. In originale è reperibile fra i Penguin Books; mentre in settembre uscirà anche in italiano come I traditori, e ancora presso Guanda.
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