Abdelmajid Touil, fotografato quando arriva clandestino su un barcone dalla Libia
Foto recente
Khalid Chaoucki, deputato PD
Le cronache del fermo di Abdelmajid Touil, in attesa dell'estradizione verso la Tunisia in base all'incriminazione di aver partecipato alla strage del museo del Bardo a Tunisi, presenta alcuni aspetti sconcertanti:
1. il giovane marocchino è entrato in Italia a febbraio, da clandestino, con un barcone di clandestini, mettendo a rischio anche la propria vita, quando poteva benissimo, avendo oltre a tutto un passaporto, giustificare la sua richiesta per ricongiungersi alla famiglia che abita in un paesino alle porte di Milano. Non l'ha fatto. Come mai ?
2. La famiglia lo giustifica dicendo che era andato in Tunisia in cerca di lavoro. Possibile, mi ci è rimasto tre giorni, il che rende poco credibile questa spiegazione. Dopo va in Libia a cercare lavoro, molto strano per un marocchino, a meno che l'andata in Libia servisse solo per entrare in Italia per vie illegali.
3. Preferisce quindi entrare in Italia da clandestino. Forse teme che il suo nome sia già conosciuto dalla autorità tunisine e comunicato in Italia ? Possibile.
4. Quando viene fermato dice di non avere documenti, di avere perso il passaporto sul barcone, ma ne denuncia la perdita solo ad aprile, un mese dopo l'attentato di Tunisi
5. I commenti sui giornali italiani sono curiosamente possibilisti, sposano, anche se con dubbi, la tesi dei famigliari: bravo ragazzo, simpatico, non ama il Jihad ecc.
6. Riceve l'endorsement anche da un deputato PD, Khalid Chaouki, affiliato ai Fratelli Musulmani, un movimento che per fortuna anche in Italia viene oggi riconosciuto terrorista, così come viene giudicato nei paesi arabi-musulmani dove è fuorilegge, che così si esprime sul nostro: " Confondere i profughi con questa vicenda è frutto di malafede e bassa speculazione" (La Stampa, pag.5, 21/05/2015). Ce n'è abbastanza per augurarci che al più presto il nostro governo faccia luce sulle attività dei Fratelli Musulmani nel nostro Paese. Se ne sa poco si informi dai servizi di intelligence dei paesi musulmani che combattono seriamente il terrorismo.
7. Siamo garantisti, da sempre. Vengano fatte tutte le indagini, ma attenzione agli indizi, la valutazione data dal deputato PD è la via più diretta per non capire nulla del terrorismo.