Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 04/02/2015, a pag. 20, con il titolo "Gran Bretagna, voto storico: via libera del Parlamento ai bambini con tre genitori. La Chiesa: 'inaccettabile' ", la cronaca di Enrico Franceschini; dal FOGLIO, a pag. 3, l'editoriale "Tre genitori e un bambino in vitro"; segue il nostro commento su un titolo del GIORNALE.
Informazione Corretta si schiera sempre contro l'integralismo religioso, in particolare quando questo si manifesta sotto forma di lotta alla modernità. Non stigmatizziamo perciò soltanto l'integralismo islamico, ma anche quello del cristianesimo, come in questo caso.
Ecco gli articoli:
LA REPUBBLICA - Enrico Franceschini: "Gran Bretagna, voto storico: via libera del Parlamento ai bambini con tre genitori. La Chiesa: 'inaccettabile' "
Enrico Franceschini
Lui, la moglie e l’altra. Ma non c’entrano le relazioni extra-coniugali: si tratta di una rivoluzione della medicina e dell’etica. La Gran Bretagna ha infatti imboccato la strada per diventare il primo Paese al mondo che permette la creazione di bambini con tre genitori biologici: il padre, la madre e — appunto — un’altra donna, una donatrice che offre una porzione di Dna con cui sostituire quello, difettoso, della madre. L’obiettivo è prevenire una varietà di malattie mitocondriali che possono avere effetti letali sul nascituro. E il materiale di Dna sostituito rappresenta soltanto lo 0,1 per cento del totale. Ciononostante la decisione ha già scatenato polemiche e proteste da parte di associazioni religiose secondo cui viola principi morali, introducendo il concetto di bebè con un papà e due mamme o più in generale di designer baby, bambini fatti su misura, sebbene in questo caso soltanto per ragioni di salute. Come che sia, dopo un intenso dibattito politico e scientifico, ieri la Camera dei Comuni ha approvato la nuova legge a grande maggioranza, con 382 voti a favore provenienti da tutti i partiti e solo 128 contrari. Perché diventi operativo, il provvedimento dovrà passare entro qualche mese anche alla Camera dei Lord: in tal caso, probabilmente a partire dall’anno prossimo, nel Regno Unito potrebbe nascere il primo bambino con tre genitori. Il metodo, sviluppato da una clinica di Newcastle, permetterebbe a Sharon Bernardi, un’inglese di Sunderland che ha perso sette figli a causa del disturbo mitocondriale, di avere finalmente un bambino sano, che a sua volta trasmetterebbe ai propri figli un Dna privo di questo grave difetto congenito. «Sono commossa, è un grande progresso medico», ha dichiarato la donna. Si calcola che inizialmente circa 150 coppie all’anno potranno beneficiare della nuova tecnica, che prevede l’unione in laboratorio dei gameti di padre e madre con l’apporto extra di Dna mitocondriale ricavato da un’altra donna. In tutto, in questo Paese la donazione dei mitocondri potrebbe aiutare in teoria circa 2.500 donne che presentano difetti genetici e che possono trasmettere malattie quali diabete o distrofia muscolare. «È un passo coraggioso, ma informato, prudente e sotto pieno controllo», ha detto durante la discussione ai Comuni il ministro della Sanità Jane Ellison, «per molte coppie questa è una luce alla fine di un lungo tunnel di dolore». Ma la parlamentare conservatrice Fiona Bruce ammonisce che si tratta di un «passo senza ritorno, le cui conseguenze sono difficili da prevedere». I proponenti dell’iniziativa hanno ripetutamente insistito che non si tratta di creare «bambini geneticamente modificati». Ma gruppi come Human Genetics Alert sostengono che è l’inizio delle modifiche genetiche per bebè creati in laboratorio, in un futuro in cui non si cercherà più soltanto di metterli al riparo da difetti genetici ereditari ma li si potrà “disegnare” in laboratorio come vogliono i genitori. La Chiesa anglicana e cattolica d’Inghilterra si oppongono alla legge, giudicandola pericolosa oltre che inaccettabile dal punto di vista etico, perché comporta la distruzione dell’embrione della donatrice. E qualcuno si domanda se i bambini nati con il nuovo metodo vorranno conoscere, da grandi, la loro “seconda mamma”. Ma la maggior parte del Parlamento e dell’opinione pubblica britannica appare favorevole.
IL FOGLIO: "Tre genitori e un bambino in vitro"
Il Foglio in genere non perde occasione per scatenarsi sull'aborto e sostiene le posizioni vaticane più clericali come quelle del cardinal Ruini. Ma in questa occasione scrive un commento in punta di piedi, come se non avesse ben capito la ragione del contendere. Che si stiano ravvedendo ?
Ieri l’Inghilterra è stato il primo paese al mondo ad approvare (alla Camera dei Comuni, l’emendamento deve ancora passare per la probabile approvazione dei Lord) la nascita in vitro di bambini con materiale genetico di tre diverse persone. In pratica, dopo l’approvazione definitiva dell’emendamento allo Human Fertilisation and Embryology Act, in Inghilterra potranno nascere bambini con tre genitori. Gli scienziati potranno scambiare una frazione (meno dello 0,2 per cento) del Dna mitocondriale della madre con quello di un donatore di sesso femminile. Lo scopo è quello di prevenire alcune malattie genetiche non curabili e legate al mitocondrio, ma quello dell’Inghilterra è il primo passo verso una modificazione genetica dei bambini creati in vitro, il primo passo verso un regime di eugenetica a tutti gli effetti. E “una volta che il genio è uscito dalla lampada”, ha detto la parlamentare Fiona Bruce durante il dibattito in aula, “non c’è modo per la nostra società di tornare indietro”.
IL GIORNALE titola "Londra dice 'sì' ai bimbi con 3 genitori".
Come anche quelli di Repubblica e del Foglio, il titolo è sbagliato: i genitori non sono 3 ma 2.
Perché nelle redazioni di questi quotidiani prevale una impostazione ostile all'introduzione di una tecnica che, integrando il Dna materno con quello di un'altra persona, permette di prevenire la trasmissione di malattie congenite? E' la ricerca scientifica, quella che manda il mondo avanti, che in questo caso cancellerà il ricordo di famiglie distrutte dall'aver dato alla luce una creatura condannata fin dalla nascita a una vita d'inferno. Per chiunque ritenga la vita non una valle di lacrime, il risultato di questa ricerca è una benedizione.
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