Riprendiamo da REPUBBLICA di ieri, a pag. 17, con il titolo "Charlie Hebdo, l'annuncio su Twitter: 'In edicola il 25 febbraio'", la cronaca di Anais Ginori.
Panini Comix ha scelto di non pubblicare Topolino con la copertina in omaggio alla libertà di espressione e alle vittime di charlie Hebdo, come in un primo momento programmato.
Topolino uscirà dunque nelle edicole con una copertina tradizionale: perché questo repentino ripensamento? Forse il timore di scontentare il mondo islamico?
Invitiamo i lettori a telefonare alla Panini Comix al numero 059 2917330, oppure scrivere alla direzione di Panini editore: ti.pcf@ofni per esprimere tutta l'indignazione possibile
Ecco l'articolo:
Anais Ginori
La copertina di Topolino in omaggio a Charlie Hebdo: non verrà stampata perchè è stata censurata dall'editore Panini
Charlie Hebdo torna in edicola. Dopo l’ennesima riunione tra i “superstiti” della testata, ieri è stata finalmente fissata la data che dovrebbe segnare un lento ritorno alla normalità. L’annuncio è arrivato su Twitter da uno dei giornalisti, Laurent Leger. «Finalmente, un po’ di pazienza, Charlie Hebdo uscirà il 25 febbraio, ci vediamo in edicola», ha scritto Leger. Ad annunciare la sospensione delle pubblicazioni era stata sabato la portavoce del settimanale, Anne Hommel, spiegando che la redazione «tra il dolore, la fatica e la sovraesposizione mediatica» aveva bisogno di tempo per riprendersi dopo gli attentati del 7 e 9 gennaio.
La testata deve ancora fissare molti dettagli. A cominciare da quanto tempo continueranno a lavorare nella stanza messa a loro disposizione nella redazione del quocronaca: tidiano Libération . Tra i punti già decisi, c’è la nomina come direttore del vignettista Riss, ferito durante l’assalto dei fratelli Kouachi. C’è poi la gestione dei finanziamenti giunti dopo la strage: quasi 3 milioni di euro. A questo, si aggiungono gli introiti derivanti dall’eccezionale tiratura dell’ultima edizione, venduta in oltre 7 milioni di copie. Soldi che andranno al giornale, alle famiglie delle vittime, ma anche ad un «fondo di dotazione per aiutare i giornali satirici attraverso il mondo», come spiega l’avvocato della rivista, Christophe Thévenet.
La notizia del ritorno di Charlie Hebdo non placa le polemiche sugli attentati e la libertà d’espressione. La rivista Topolino per esempio ha deciso di rimandare una copertina in omaggio alla testata francese. Realizzata dal disegnatore Stefano Turconi e pubblicata dalla pagina Facebook ufficiale della rivista italiana mostra Topolino e Paperino circondati da topi, paperi e cani di ogni etnia e cultura che sorridono e tengono bene in vista una matita, simbolo della solidarietà con la rivista. Ma la Panini Comics, casa editrice dei personaggi Disney, ha preferito una copertina senza riferimento ai fatti di un rassicurante Pippo in veste di reporter che sorride al lettore. E fa discutere anche la decisione della Bbc in lingua araba di non definire “terroristi” i fratelli Kouachi, come ieri Le Monde non ha mancato di sottolineare in prima pagina. È la scelta di Tarik Kafala, responsabile del canale, secondo cui il termine è troppo «connotato » e «pesante». Una posizione simile è stata scelta anche dall’emittente Al Jazeera, che ha vietato ai propri giornalisti di usare parole come «terroristi », «islamisti», «jihadisti».
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