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La Repubblica Rassegna Stampa
01.02.2015 Lo Stato Islamico uccide un giovane siriano, le terribili immagini
Cronaca di Anna Lombardi

Testata: La Repubblica
Data: 01 febbraio 2015
Pagina: 23
Autore: Anna Lombardi
Titolo: «Informava i servizi segreti giordani, ucciso anche uno 007»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 01/02/2015, a pag.23, con il titolo " Informava i servizi segreti giordani, ucciso anche uno 007" la cronaca di Anna Lombardi dell'uccisione da parte dello Stato Islamico del giovane siriano Ibrahim Husain Hagirat, agente dei servizi sgreti giordani.

le immagini sono state diffuse da i24news, la tv satellitare israeliana che si può vedere in Italia. Cliccare sulla home page di IC nella colonna di destra.

UNA giornata di orrore senza fine, quella di ieri. Perché prima che arrivasse la tragica notizia dell'assassinio del freelance giapponese Kenji Goto, per ore un altro video é rimbalzato sugli account Twitter vicini allo Stato Islamico. Ancora una volta immagini di sgozzamento, certo. Ma diverse da quelle arrivate poco più tardi con "JihadiJohn" a ribadire le sue oscene profferte di morte e odio. Nel video un giovane combattente siriano, terrorizzato e col viso segnato dalle botte, parla in prima persona per un minuto e mezzo. Appena il tempo di dire il suo nome, Ibrahim Husain Hagirat. E di raccontare di essereun membro dell'Esercito libero siriano catturato a settembre. Ma anche un informatore: pagato ogni mese con molti soldi. dall'intelligence giordana. E qui la video-confessione si trasforma in un horror: 15 secondi girati con la tecnica del time-lapse — un fotogramma ogni tanto—a mostrare le efferate fasi dello sgozzamento. Nella giornata più lunga di Tokyo — e mentre ad Amman si teme perl a sorte del pilota Moaz al-Kassasbeh, l'altro ostaggio che sarebbe dovuto essere liberato con Goto, prima che i negoziati fallissero— sono intanto ripresi gli attacchi aerei della coalizione internazionale contro le postazioni dell'Is in Siria e Iraq. Diciassette raid nell'area appena liberata di Kobane — a sudest della città si combatte ancora per il controllo di alcuni villaggi — e a Kirkuk, la città petrolifera dove venerdì i jihadisti hanno sferrato un attacco a sorpresa. Qui i miliziani sono stati respinti: ma avrebbero catturato alcuni lavoratori del campo petrolifero di Khabbaz, il più importante della zona. I raid funzionano, fanno sapere gli americani. Annunciando di aver fatto, la settimana scorsa, una vittima eccellente: Abu Malik, esperto di armi chimiche già per Saddam Hussein, passato ad Al Qaeda e poi diventato seguace del califfato. Un comunicato ufficiale americano afferma che la sua morte «degrada la potenziale capacità dell'Is di sviluppare un arsenale chimico.. Una vittoria modesta per gli Usa: proprio ieri il segretario alla Difesa uscente Chuck Hagel ha affermato che per sconfiggere l'Is potrebbe servire uno spiegamento di nostre truppe.. Dall'Egitto gli fa eco il presidente al-Sisi, che ieri ha fatto bombardare basi dello Stato del Sinai, fedele all'Is, responsabile degli attacchi che hanno ucciso 50 persone:. La lotta contro i miliziani sarà dura, violenta e molto lunga..

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