Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/01/2015, a pag.17, con il titolo " La fuga degli ebrei: in sei anni 17.000 via dalla Francia " l'articolo di Elisabetta Rosaspina, che fotografa con precisione la situazione degli ebrei francesi dopo gli attentati terroristici che hanno rimesso in discussione la mancata sicurezza nella quale vivono.
Elisabetta Rosaspina
Si chiama Netanya la terra promessa di duemila ebrei francesi che l'anno scorso si sono trasferiti in Israele. Altri cinquemila, nello stesso periodo, si sono sparpagliati tra i kibbutz o le città, come Tel Aviv, Gerusalemme o Haifa. Ma Netanya, città balneare nel Nord del Paese, sta diventando la piccola Parigi degli ebrei che non si sentono più sicuri in patria II loro numero è quadruplicato dal 2010, quando se n'erano andati in 1.600. Nel 2013 altri 3.400. In sei anni,17.520. La Francia ha superato l'Ucraina, la Russia, la Bielorussia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna come Paese di emigrazione verso Israele. E anche se una quota può essere stata attratta dalla migliore situazione economica, la maggioranza ha addotto il crescente clima di insicurezza che la comunità respira in Europa: l'ascesa dei partiti di estrema destra, le aggressioni antisemite. «Gli ebrei sono sempre stati le sentinelle della democrazia — ha detto il presidente delle comunità ebraiche, Roger Cukierman —. Se partono significa che la Francia è malata».
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