PD: Invitiamo tutti i lettori a scrivere ai deputati Non votate la mozione per lo 'Stato di Palestina'
Testata: Informazione Corretta Data: 22 dicembre 2014 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «PD: non votate la mozione per lo 'Stato di Palestina'»
PD: non votate la mozione per lo 'Stato di Palestina' Invitiamo tutti i lettori a scrivere ai deputati
Invitiamo tutti i lettori a scrivere ai deputati PD del Parlamento italiano, chiedendo loro di schierarsi contro la proposta dei parlamentari di SEL e M5S di riconoscimento dello "Stato di Palestina". In alcuni Paesi europei i Parlamenti hanno già deliberato a favore di una simile mozione - che ha l'obiettivo non di favorire la pace e la convivenza, ma di ostacolare Israele e la sua legittima aspirazione alla sicurezza -, e i partiti di centro-sinistra si sono dimostrati particolarmente favorevoli a tale nefandezza, spesso acompagnati da tutti gli altri. Alla pagina http://www.camera.it/leg17/217?idlegislatura=17&idGruppo=1611&idGruppoMisto=&tipoVis è possibile scrivere a tutti i deputati PD. Compare accanto a tutti i volti il link sul quale cliccare per inviare la lettera.
Ecco la lettera che potete inviare facendo copia/incolla:
Gentile onorevole, come Le è noto, il Parlamento Europeo si è pronunciato, in data 17 dicembre, a favore del riconoscimento dello Stato della Palestina e della costituzione di due Stati per due Paesi, con il ritorno alle linee di confine del 1967. A breve la Camera dei Deputati discuterà di tre mozioni, presentate dal Movimento 5 Stelle, Sinistra e Libertà e Gruppo Misto, mirate al riconoscimento dello Stato della Palestina da parte dell'Italia. Desidero, come cittadino, proporre alla Sua attenzione le seguenti considerazioni. La costituzione di uno Stato palestinese, che coesista con lo Stato di Israele, è un obiettivo da perseguire, ma si colloca alla fine di un diretto processo negoziale tra le parti, la cui premessa non può non essere il riconoscimento del reciproco diritto all'esistenza. Allo stato dei fatti, l'Autorità Nazionale Palestinese è governata da Al Fatah e da Hamas. Hamas, classificata come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e, almeno per ora, dall'Unione Europea, persegue per statuto la distruzione di Israele e l'eliminazione degli ebrei; governa Gaza con la violenza; ha attuato una politica di aggressione con il lancio di missili diretti alle principali città dello Stato ebraico (le vittime si sarebbero contate a decine di migliaia, in assenza di un'efficace difesa); ha ripreso gli attentati per strada contro i civili e nelle sinagoghe contro i rabbini. La sua dichiarata premessa è che il valore non sta nella vita, ma nella morte, anche dei propri figli. Per quanto riguarda Al Fatah, il "moderato" presidente Abu Mazen ha spiegato che il nuovo stato palestinese dovrà essere "juden free". Come si può proporre di riconoscere legittimità di Stato a questo tipo di Palestina, a prescindere da negoziati da condurre direttamente con Israele? Sul piano del diritto internazionale mancano i requisiti richiesti per l'esistenza di uno Stato: un territorio con confini precisi, una popolazione, un governo, una moneta. Sul piano pratico, il riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell'Onu, del Parlamento Europeo e di singoli Stati non può avere efficacia, e configura una pressione politica nei confronti di Israele, nel contesto di un piano strategico volto a delegittimare lo Stato ebraico e ad isolarlo. Con la conseguenza del rafforzamento, da entrambe le parti, delle posizioni contrarie alla prospettiva di due Stati per due popoli. Il Partito Democratico svolge, oggi più che mai, un ruolo determinante e centrale alla guida del Paese. Mi attendo che, in occasione del dibattito sulle mozioni citate, assuma una posizione autonoma ed equilibrata, che individui il vero percorso di pace sulla base di negoziati diretti, senza interferenze esterne, e non accolga la proposta di un immediato, prematuro riconoscimento dello Stato palestinese. La Sua responsabilità di parlamentare è di grandissima importanza: l'Italia deve essere a fianco dell'unica democrazia del Medio Oriente, in un'ora davvero decisiva nel contesto dei nuovi scenari internazionali.
Con sincera cordialità
Firma
Ecco i link per scrivere al Presidente Roberto Speranza, ai Vicepresidenti, Segretari e al Tesoriere. Sono solo 16, ma è importante scrivere a tutti. Li trovate nel link sovrastante.