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La Repubblica Rassegna Stampa
03.12.2014 Sant'Ambrogio, se il Padre della Chiesa odiatore di ebrei diventa 'progressista'
E' così secondo Dario Fo, lo racconta Anna Bandettini

Testata: La Repubblica
Data: 03 dicembre 2014
Pagina: 57
Autore: Anna Bandettini
Titolo: «Dario Fo torna in tv: 'Ecco Sant'Ambrogio, un grande progressista'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 03/12/2014, a pag. 57, con il titolo "Dario Fo torna in tv: 'Ecco Sant'Ambrogio, un grande progressista' ", l'articolo di Anna Bandettini.

La figura storica di Sant'Ambrogio viene ripulita, nel lavoro di Dario Fo, in modo da escludere completamente l'odio verso gli ebrei "deicidi" che caratterizzò il pensiero di questo Padre della Chiesa, giudicato universalmente il più antisemita fra i santi. Secondo Fo si tratterebbe, al contrario, di "un grande progressista".

Ecco l'articolo:


Anna Bandettini        Dario Fo


Sant'Ambrogio

Delle sue ultime commedie la tv aveva mandato in onda solo Lo santo jullàre Francesco che aveva fatto un’audience inattesa: su RaiUno in prima serata 10.80% di share con punte del 12% quando tutti avevano giurato che già il 3% sarebbe stato un successo. Ora Dario Fo torna in televisione con un’antologia dei suoi ultimi lavori: quelli dedicati a santi, pittori e agli artisti che hanno segnato la storia d’Italia, occasione anche per rivederlo in scena insieme a Franca Rame. Tra i “grandi” che Fo ha studiato c’è il patrono di Milano, vescovo della città intorno al 370. Sant’Ambrogio e l’invenzione di Milano, commedia del 2009, andrà in onda ovviamente a sant’Ambrogio, domenica 7 su Rai 5 alle 21.10 subito dopo l’inaugurazione della stagione scaligera con il Fidelio.

«Sant’Ambrogio — dice Fo — è una figura meravigliosa, diversa da quella della vulgata. Fu consigliere dell’imperatore Valentiniano quando Milano era capitale dell’Impero ma il suo ruolo fu fondamentale per i ceti più umili, s’impegnò per i poveri e gli sfruttati con opere sociali fondamentali anche per i secoli successivi. Era un progressista, contro le guerre che si impegnò a fermare». Si va dall’impegno politico di Ambrogio al confronto con Agostino. Susciterà un certo scalpore questa rilettura apocrifa «ma servirà a fare giustizia di uno che ha saputo cambiare il corso della storia. La Rai aveva la registrazione da anni ma mai che l’avesse mandata in onda. Probabilmente la chiesa più conservatrice non ne è contenta». Sant’Ambrogio apre una serie teatrale che la Rai dedica agli ultimi lavori del Nobel: da Giotto o non Giotto a Correggio che dipingeva appeso in cielo alle ricostruzioni biografiche di Raffaello, Michelangelo, al Picasso desnudo per chiudere con Mantegna e Caravaggio. Dieci commedie di un repertorio mai visto in tv.

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