Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 05/11/2014, a pag. 13, con il titolo "I prezzi delle schiave nelle mani dell'Isis", il commento di Lorenzo Cremonesi; dalla STAMPA, a pag. 12, la cronaca "Ragazzi curdi di Kobani torturati dall'Isis".
Isis: il mercato delle schiave
CORRIERE della SERA - Lorenzo Cremonesi: "I prezzi delle schiave nelle mani dell'Isis"
Lorenzo Cremonesi
II prezzo più alto sul mercato degli schiavi di Mosul resta quello per i bambini (maschi e femmine) compresi tra il primo anno d'età e i nove: 200 mila dinari iracheni, pari a circa 115 euro. Sono in stragrande maggioranza yazidi, ma viene segnalato anche qualche cristiano. Sembra che siano stati catturati durante le grandi offensive dello Stato islamico (noto come Isis) nel centro-nord iracheno dai primi di giugno e fine agosto. Per le donne le somme cambiano in proporzione all'età. Quelle comprese tra i 10 e 20 anni non possono essere vendute per meno di 150 mila dinari. Tra i 20 e 30 la cifra scende a 100 mila. Tra i 30 e 40 si abbassa sino a 75 mila. Oltre i 40 e sino a 50 il valore è di almeno 50 mila. L'editto è stato promulgato dal «Califfato» il 20 ottobre 2014, lo riprendono i media di Bagdad e tra i funzionari Onu in Iraq desta gravi preoccupazioni. Il riferimento ai bambini rimanda alla recente accusa di Human Rights Watch per cui Isis avrebbe metodicamente torturato circa 150 minorenni curdi catturati in maggio attorno alla cittadina assediata di Kobane. L'editto specifica con tono rammaricato che il «prezzo delle donne e dei prigionieri è notevolmente calato» negli ultimi tempi, causando «effetti negativi» sulle finanze dello Stato islamico. I motivi sono evidenti.
La guerra costa. E, ora che i raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti hanno danneggiato i pozzi petroliferi controllati dall'Isis in Siria, è ovvio che il traffico di esseri umani assurga a fonte di approvvigionamento importante per le sue casse. Da qui la necessità di alzare le quotazioni. Vi si rileva anche il tentativo di un controllo più serrato sulla popolazione. In altri decreti resi noti da Isis negli ultimi tre giorni, studenti e pubblici ufficiali sono obbligati a indossare lunghi caffetani in stile afghano. Inoltre tutte le abitazioni abbandonate vengono requisite. Ogni matrimonio va contratto presso le autorità Isis. Gli imam disposti a celebrare le nozze in privato saranno uccisi. E le feste per gli sposi non possono costare più di mezzo milione di dinari: i contravventori rischiano 30 frustate.
Kobane: un ragazzo è salvato dall'esercito curdo, ma la sorella giace uccisa alle sue spalle
LA STAMPA: "Ragazzi curdi di Kobani torturati dall'Isis"
Molti ragazzi trai 14 e i 16 anni della città curda di Kobane, in Siria, hanno subito per mesi torture e abusi da parte dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) che li avevano fatti prigionieri nel maggio scorso. I dettagli sono stati forniti da quattro dei minorenni intervistati dalla Ong Human Rights Watch. Le guardie che li tenevano in ostaggio, tra cui vi erano giordani, libici, sauditi e tunisini, oltre a siriani, sottoponevano gli ostaggi a pestaggi e a volte li frustavano con cavi elettrici per ogni genere di comportamento giudicato non appropriato, oltre che per i tentativi di fuga o a causa dello scarso rendimento negli studi islamici. I minorenni erano inoltre costretti a vedere filmati di decapitazioni compiute dai jihadisti.
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