Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 02/10/2014, a pag. 13, con il titolo " 'Maradona ct con la kefiah'. Ma chi paga per i palestinesi?", la cronaca di Francesco Battistini.
Francesco Battistini
Il 'morigerato' Maradona, amico fraterno dei peggiori dittatori del Mondo, da Chavez a Castro, oltre che evasore del fisco italiano per decine di milioni di euro
Maradona indossa la kefiah, simbolo del terrorismo palestinese
Il corazón batte a tutt'e due: ai palestinesi quando vedono Maradona e a Maradona quando gli regalano una keflah. E da anni loro ci provano a ingaggiarlo: citi della nazionale di calcio.
Stavolta lo riscrivono un po' di giornali arabi e russi. Citando l'ex capo della sicurezza di Arafat, Jibril Rajub, che oggi fa il presidente della federcalcio palestinese ed è convinto (come contraddirlo?) che dare un Pibe al popolo ormai sia più facile che dargli uno Stato.
Nel 2011 girarono le voci sicure d'un ingaggio di Dieguito a Ramallah e un gruppetto d'esuli andò ad aspettarlo fuori dall'albergo di Dubai dove lui faceva l'allenatore, inkefiandolo. La Mano di Dio fece la V con le dita, disse d'essere «il vostro tifoso numero uno, sono cresciuto lottando contro l'ingiustizia» ma alla fine, don't cry for me Palestina, smentì tutto.
Motivo? I soldi. L'Autorità palestinese vive d'aiuti Internazionali: complicato, spiegare ai donatori arabi e europei l'uso di fondi destinati a cose più urgenti del pallone. Tre anni dopo, nonostante Abu Mazen non paghi i dipendenti da tre mesi, dicono che la barriera finanziaria sarebbe perforabile: allenatore solo fino a gennaio, per la Confederation Cup asiatica. O mamma mamma mamma, tutti innamorati son. A patto che Maradona venga gratis. Se no, chi paga?
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