Astrit Sukni ha seguito per Informazione Corretta la manifestazione che si è svolta ieri a Milano contro l'Isis, organizzata delle voci considerate moderate dell'islam italiano. Ha così avuto occasione di intervistare Chaimaa Fatihi, responsabile per le pubbliche relazioni di GMI (Giovani Musulmani d'Italia). Un ottimo esempio di che cosa sia l'islam "moderato".
Segue un articolo di Zita Dazzi tratto da REPUBBLICA di oggi, 22/09/2014, a pag. 14, con il titolo "Finta decapitazione in strada nella manifestazione anti-Isis".
Anche se manifestare contro il Califfato islamico è fondamentale (ed è evento raro), soprattutto da parte musulmana, il rogo di bandiere non è un modo civile di esprimere le proprie idee, ma mantiene un elemento di violenza. Persino quando si tratta dello stendardo di uno Stato fondato sul terrore come l'Isis.
La locandina della manifestazione
Astrit Sukni, italo-albanese, di origine musulmana, esperto di islam
Non avevo intenzione di seguire questa manifestazione perché non la ritenevo importante, ma ci sono andato ugualmente perché volevo sentire gli interventi. E come sempre accade in certe manifestazioni, Israele c'entra sempre.
Verso la fine della manifestazione ha preso la parola Chaimaa Fatihi, responsabile per le pubbliche relazioni di GMI (Giovani Musulmani d'Italia). Nel suo intervento ha fatto appello a tutti i musulmani di condannare senza se e senza ma i terroristi dell'ISIS, di condannare ogni forma di razzismo, di antisemitismo e di violenza religiosa.
Nel suo intervento paragona ISIS al nazismo, a Hitler e a tutti i regimi sanguinari come quelli di Assad, Netanyahu, come i sionisti e come tutti coloro che usano il potere per amazzare il popolo.
Ecco che Netanyahu e i sionisti, vale a dire Israele, vengono paragonati a Hitler e al nazismo. Dopo l'intervento le ho posto alcune domande su ISIS e sul perché ha paragonato Netanyahu a Hitler. Sarà il lettore a giudicare le sue risposta.
Domanda: Se ISIS non appartiene all'Islam, e in qualche modo vengono prese le distanze, come nasce ISIS, non nasce per caso con l'appoggio di qualche imam?
Chaimaa Fatihi: Come ci insegna la storia, c'è sempre chi ottiene dei benefici da questi gruppi terroristici. In varie occasioni è stato definito come un gruppo che è stato creato dal regime assassino di Assad con l'appoggio degli USA.
Domanda: perché tra i vari dittatori sanguinari ha nominato i sionisti e Netanyahu?
Chaimaa Fatihi: perché per noi chi uccide non può essere diverso dall'altro. Chi uccide rimane sempre un criminale...
Domanda: ...Quindi anche Hamas?
Chaimaa Fatihi: personalmente non ritengo che siano né criminali né nulla. Loro hanno protetto la loro terra...
Domanda: come l'hanno protetta? Usando i bambini delle scuole come scudi umani?
Chaimaa Fatihi: No, assolutamente, questo è quello che si vuol far credere ma in realtà non è così. Nel momento in cui Hamas ha cercato di arrivare a delle tregue...
Domanda: L'UNRWA ha ammesso che i bambini sono stati usati come scudi umani.
Chaimaa Fatihi: ...non è proprio così... anche quando si è arrivati a una tregua, questa non veniva rispettata da Israele. Noi sentiamo delle notizie dalla Palestina e soprattutto da Gaza di come la situazione è ritornata peggio di prima. E' vero, non ci sono bombardamenti aerei, non ci sono dei raid, però comunque ci sono delle situazioni invivibili come quella di incarcerare le persone senza motivo e quella di uccidere le persone con mitragliatrici.
Domanda: Israele ha costruito degli ospedali da campo al confine con Gaza dove ha curato i palestinesi feriti e anche alcuni terroristi.
Chaimaa Fatihi: io non credo che siano dei terroristi (Hamas), credo che siano semplicemente dei resistenti: così come noi abbiamo avuto i partigiani nel nostro paese che hanno liberato l'Italia dal fascismo così anche loro cercano di liberare la terra che gli è stata usurpata.
Domanda: Israele difende il suo popolo e non spara sui civili come fa Hamas.
Chaimaa Fatihi: Difende il popolo da cosa? Forse c'è anche da dire che Israele dovrebbe concentrarsi sui resistenti che hanno le armi e non su chi si trova nella propria casa e che dal giorno alla notte si trova la casa distrutta.
Se questi sono i musulmani 'moderati', sarà bene non dimenticare le parole della signora Fatihi.
REPUBBLICA - Zita Dazzi: "Finta decapitazione in strada nella manifestazione anti-Isis"
Zita Dazzi
MILANO. Donne vestite di bianco sdraiate a terra vengono calpestate da uomini vestiti di nero. Una persona che sembra un prigioniero si inginocchia. Lo tiene per il collo quello che pare un miliziano, pronto a decapitarlo, come fanno i membri di Is nei territori conquistati tra Siria e Iraq. L'immagine shock non è in un video macabro arrivato dal deserto, ma è il flash mob che conclude, in piazza Affari, a Milano, una fiaccolata «contro il terrorismo». La manifestazione, che si chiude col rogo di una bandiera nera di Is, è stata convocata da una radio anti razzista, con l'adesione di decine di sigle dell'Islam italiano, tantissime aderenti all'Ucoi. Sono centinaia le persone in piazza, fra loro anche molti rifugiati siriani, ancora oggi vittime di attentati e minacce, perché noti come oppositori di Assad. Durante la fiaccolata, parlano esponenti dei Giovani musulmani d'Italia, come Hassam Abdallah che condanna «gli atti contrari alla fede islamica commessi da criminali che vogliono solo distruggere la pace nel mondo. Davide Piccardo, portavoce delle moschee milanesi, difende la conclusione del flash mob: «Non era una decapitazione, era un prigioniero condotto davanti alle telecamere per lanciare messaggi di odio contro l'Occidente. Una violenza cieca che noi musulmani pacifici condanniamo».
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