Emergenza antisemitismo in Francia Cronaca di Marco Zanon
Testata: Libero Data: 09 agosto 2014 Pagina: 13 Autore: Marco Zanon Titolo: «Quattromila ebrei in fuga da Parigi»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 09/08/2014, a pag. 13, l'articolo di Marco Zanon dal titolo "Quattromila ebrei in fuga da Parigi "
Dieudonné si esibisce nella "quenelle"
Alain Soral
«Ho paura che un giorno i miei studenti possano scoprire che sono ebrea». Sono le parole allarmant di Sophie, professoressa di un istituto tecnico del Seine- Saint-Denis, nella banlieue parigina, dove attacchi e insulti antiebraici sono all'ordine del giorno. Da qualche mese hanno un nuovo idolo questi studenti, quasi tutti di origine arabo- musulmana,sempre lì piegati sui loro smartphone a rimirare i video dei suoi spettacoli:Dieudonné.Ne ripetono il gesto, quella “quenelle” di “ribellione al sistema” (giudaico, va da sé), e ne sposano le tesi, «ha ragione sugli ebrei».È anche lì,tra quei banchi di scuola, tra quei giovani nati in quella Francia piena di rancore e rabbia sociale che è la banlieue parigina, che sta divampando il nuovo antisemitismo islamico che sta costringendo sempre più ebrei a lasciare il Paese.È la Francia che applaude estasiata Dieudonné e Alain Soral ,il comico che ha costruito il suo successo cavalcando il crescente odio antiebraico della comunità musulmana ,e l'ex militante del Partito comunista, con una parentesi al Front national, che da due anni a questa parte alimenta il sogno di una Francia black- blanc-beur contro il “pericolo sionista”. È quella Francia che due settimane fa si è riversata nelle strade per sostenere la causa palestinese, bruciando bandiere israeliane e scandendo ritornelli antisemiti. Come Sophie e suo marito, decisi a lasciare al più presto il territorio francese, altri 25.000 ebrei, secondo quanto comunicato dall' Agenzia ebraica, «sono pronti all'Aliyah», al ritorno in Israele. Da gennaio, sono già 4.000 gli ebrei ad aver abbandonato la Francia, un vero e proprio esodo,motivato dall'affermarsi di un nuovo antisemitismo del quale l'esecutivo socialista e le élite mediatiche non si curano.«L'indifferenza della società civile sulla questione dell'antisemitismo preoccupa a lungo termine gli ebrei di Francia», ha dichiarato a Francetv.info il direttore dell'Agenzia ebraica francese, Ariel Kandel, prima di aggiungere:«In Israele sono più preoccupati per noi che per loro, nonostante lì ci sia la guerra, perché almeno hanno un esercito che li protegge». Secondo Sylvain Zenouda,membro del Bnvca (Bureau National de Vigilance contre l'Antisemitisme), la recrudescenza dell'odio antisemita non è legata solamente agli ultimi sviluppi del conflitto israelo-palestinese,ma è il risultato dell'accumulo di episodi verificatasi negli ultimi anni, che hanno inasprito le tensioni tra la comunità ebraica e la comunità musulmana: l'assassinio del giovane ebreo Ilan Halimi, la strage di Mohamed Merah e di Mehdi Nemmouche, l'affaire Dieudonné e lamanifestazione Jour de colère di gennaio, durante la quale già si levavano frasi come «Morte agli ebrei»,che hanno tristemente caratterizzato anche le violente manifestazioni pro-Palestina di due settimane fa. Manifestazioni alle quali era presente anche il grupuscolo di giovani nazionalisti pro-Palestina GazaFirm, promosso dal sito dell' associazione politica antisionista di Alain Soral, Egalite et Réconciliation. Lo stesso sito, lo scorso weekend, lanciava le iscrizioni per i campi di addestramento che Soral organizzerà a fine agosto, dopo il successo ottenuto a giugno, nella foresta di Fontainebleau, alle porte di Parigi. Addestramenti tipo commando, con tanto di coltelli, pistole e prove di resistenza,per formare i nuovi nazionalisti pro-Palestina
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