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La Stampa Rassegna Stampa
21.05.2014 Due morti nella giornata della Nakba, un filmato accusa Tsahal, che risponde: 'immagini manipolate'
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 21 maggio 2014
Pagina: 14
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Israele, video accusa i militari: 'Due palestinesi uccisi a freddo'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 21/05/2014, a pag. 14, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo "Israele, video accusa i militari: 'Due palestinesi uccisi a freddo'.
Israele ha già deciso un supplemento d'inchiesta sull'episodio, ed è bene che sia così.  E' questo il comportamento di una democrazia in situazioni simili.
Ci sembra tuttavia che, anche prima dei risultati di questo supplemento d'indagine, siano possibili alcune osservazioni.
 A
differenza dell'articolo, il titolo della STAMPA non riporta la dichiarazione del portavoce dell'esercito israeliano, secondo cui il video conterrebbe "immagini manomesse in malafede", che non mostrano la violenza che i soldati israeliani hanno dovuto fronteggiare. Inoltre, il portavoce dell'esercito ha rilevato che " l'indagine iniziale ha portato a smentire l’uso di proiettili veri da parte dei reparti impegnati e dunque resta da appurare come sono morti i due palestinesi"
Che una manomissione vi sia stata è per altro una tesi del tutto verosimile
. La propaganda palestinese ha numerosi precedenti in questo senso ( si pensi al caso al Dura:
( http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=22646 ), è quanto meno sorprendente che una telecamera abbia ripreso proprio il luogo nel quale sono morti i due palestinesi, mentre non vi sono filmati dei violenti scontri per la giornata della Nakba che costituiscono il contesto dell'episodio. La giornata della Nakba, del resto, è proprio questo: un'occasione di violenza nella quale è altamente probabile che vi siano morti e feriti, utilizzati dalla propaganda per la
delegittimazione di Israele. Segnaliamo, a questo proposito, che un esponente politico palestinese come Hanan Ashrawi, del comitato esecutivo dell'Olp, ha immediatamente tentato la strumentalizzazione dell'episodio, parlando di un "crimine contro l’umanità da punire in base alla legge internazionale". 
L'ipotesi che esista una strategia palestinese volta ad accusare Israele di fronte a tribunali internazionali è del resto stata avanzata in  seguito all'adesione unilaterale dell'Anp a trattati e organizzazioni dell'Onu, una delle cause del fallimento dei negoziati con Israele ( http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=52940 )


Maurizio Molinari  Violenze nel giorno della Nakba


Ecco l'articolo:

Un video palestinese accusa i militari israeliani di aver ucciso a sangue freddo due manifestanti ma per il portavoce dell’esercito di Gerusalemme si tratta di «immagini manomesse in malafede». Il video è stato girato dalla telecamera privata di un negozio palestinese a Betunia, dove in occasione del Nakba Day vi sono stati gli scontri attorno alla prigione di Ofer durante i quali due manifestanti sono rimasti uccisi. Il video mostra entrambi i giovani (il diciassettenne Nadim Nawara e il quindicenne Mohammed Odeh) mentre vengono colpiti, dalle immagini non sembrano portare minacce e uno viene colpito mentre dà le spalle ai soldati. A trovare e distribuire le immagini è stata la ong Difense for Children International Palestine, il cui direttore Rifat Kassis afferma che «documenta omicidi illegali perché nessuno dei ragazzi uccisi poneva una minaccia vitale al momento in cui è stato raggiunto dai proiettili ». Da qui la richiesta alle autorità israeliane di «condurre un’indagine imparziale per identificare i responsabili e obbligarli a rispondere dei crimini commessi». La stessa ong palestinese ha reso pubblico il referto medico dell’ospedale di Ramallah in cui si attesta che i manifestanti sono stati uccisi da «proiettili veri e non di gomma ». Per Hanan Ashrawi, del comitato esecutivo dellOlp, si tratta di un «crimine contro l’umanità da punire in base alla legge internazionale». La reazione delle forze armate israeliane è arrivata con un comunicato del portavoce nel quale si afferma che «il video è stato manomesso in malafede e non riflette in alcuna maniera la violenza e i disordini» con cui i soldati si sono dovuti confrontare giovedì scorso, in occasione della giornata che vede i palestinesi ricordare la «catastrofe » della nascita di Israele nel 1948. Inoltre, aggiunge il portavoce Peter Lerner, «l’indagine iniziale ha portato a smentire l’uso di proiettili veri da parte dei reparti impegnati e dunque resta da appurare come sono morti i due palestinesi». Il procuratore militare ha ordinato un «supplemento di indagine» su quanto avvenuto.

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