Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 10/05/2014, a pag.3, una breve dal titolo " Nuove scritte anticristiane a Gerusalemme".
Che il quotidiano della Santa Sede si preoccupi di alcune scritte su un muro a Gerusalemme suscita una domanda: con i cristiani che vengono, nei paesi arabo-musulmani circostanti, oppressi, uccisi, costretti se ancora vivi a emigrare, è davvero curioso che l'OSSERVATORE ROMANO si interessi all'azione di qualche facinoroso, una scritta su un muro si cancella in pochi minuti, mentre i morti non resuscitano, almeno in questa vita. Ma al Vaticano interessano poco, evidentemente.
Ecco la breve:
Graffiti di tono anticristiano, scritti in ebraico, sono stati scoperti stamane sulla parete esterna della Chiesa rumena di Gerusalemme. Lo rendono noto i mezzi di comunicazione locali. Ieri le stesse fonti avevano affermato che i servizi di sicurezza locali hanno rafforzato le misure preventive per impedire che la imminente visita in Israele di Papa Francesco venga turbata da episodi di ostilità verso la comunità cristiana da parte di estremisti ebrei. In un'intervista alla radio militare il ministro della Giustizia israeliano Tzipi Livni ha denunciato il moltiplicarsi degli episodi di intolleranza verso cristiani e musulmani da parte di estremisti ebrei. Al loro nocciolo duro si trova in alcuni insediamenti della Cisgiordania» ha affermato Livni. «un gruppo ideologico determinato, che non si sottomette ad alcuna autorità e che si oppone ai valori dello Stato di Israele in cui noi crediamo». Con le loro attività, ha avvertito il ministro Livni, cercano di impedire che sia raggiunto un accordo di pace. Per neutralizzare questi estremisti, ha concluso, «occorrerà ricorrere anche a misure amministrative, fra cui arresti preventivi».
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