L'anniversario dell' indipendenza di Israele non interessa al quotidiano vaticano ? un titolo in contraddizione con il testo dell'articolo
Testata: L'Osservatore Romano Data: 08 maggio 2014 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «Israele festeggia l'anniversario dell'indipendenza»
Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 08/05/2014, a pag. 3, l'articolo dal titolo "Israele festeggia l'anniversario dell'indipendenza". In realtà il contenuto dell'articolo non riguarda i festeggiamenti per l'indipendenza di Israele o la storia del Paese negli ultimi 66 anni, ma i negoziati con i palestinesi , dichiarazioni in merito di vari politici, l'agenda diplomatica dei prossimi giorni. Mentre un accordo con l'Anp, a causa del rifiuto di quest'ultima di accettare Israele come patria del popolo ebraico, rimane per il momento una mera ipotesi, Israele è una realtà. Non valeva forse la pena di dedicare qualche riga a questa realtà, alla sua lotta per l'esistenza, alla sua capacità di rimanere una democrazia liberale rispettosa dei diritti umani, pur essendo circondata da tirannie che ne perseguono la distruzione, ai suoi successi scientifici, culturali ed economici ? E' una domanda da rivolgere al quotidiano vaticano.
Celebrazioni dell'Indipendenza d'Israele
Ecco l'articolo:
Tel Aviv, 7. La soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese, che vivano in pace e sicurezza uno accanto all'altro è la sola strada da perseguire: questo il messaggio lanciato ieri dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in occasione del sessantaseiesimo anniversario della nascita e dell'indipendenza dello Stato di Israele. «I nostri rapporti — ha sottolineato Obama — e il nostro fermo impegno per la sicurezza di Israele non sono mai stati così forti». Parole simili a quelle usate dal presidente israeliano, Shimon Peres, che ha invitato i suoi concittadini a perseverare «nella ricerca della pace». Peres si è detto «sicuro della possibilità di raggiungere un'intesa con i palestinesi». Intanto, oggi il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Susan Rice, inizia una visita di due giorni in Israele alla guida di una delegazione dell'Amministrazione di Washington. Domani è previsto un colloquio con il premier Benjamin Netanyahu dedicato alle questioni di sicurezza regionale, tra le quali il dossier del nucleare iraniano. Lo ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, precisando tuttavia che questo «non sarà l'unico tema dei colloqui». Sempre giovedì Rice incontrerà il presidente palestinese Mahmoud Abbas.
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