Se un attentato diventa una 'sparatoria' e un terrorista un 'palestinese armato'
Testata: L'Osservatore Romano Data: 16 aprile 2014 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Verso la ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi»
Riportiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 16/04/2014, a pag. 1, l'articolo dal titolo "Verso la ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi".
Soltanto alla fine di un articolo dedicato alla ripresa dei negoziati tra Israele, Autorità palestinese e Stati Uniti, viene riportata una notizia che chiarisce in quale contesto essi avvengano: in un attentato terroristico palestinese un uomo è stato ucciso, e la moglie ferita. Il terrorismo è uno dei motivi per cui molto probabilmente i negoziati saranno ancora una volta destinati al fallimento. L'attentato è tuttavia presentato, nelle poche righe finali dell'articolo, alla stregua di un episodio di cronaca. Leggiamo che "un civile israeliano è stato ucciso ieri durante una sparatoria" . e che l'autore dell'attacco è stato un "palestinese armato" . Parole che nascondono la realtà del terrorismo. Atteggiamento tipico del quotidiano della S.Sede, sottovalutare le responsabilità della parte palestinese.
Ecco l'articolo.
Baruch Mizrahi, la vittima dell'attacco terroristico
Tel Aviv, 15. Verso una ripresa del dialogo in Vicino Oriente. Una nuova riunione tra i negoziatori palestinesi e quelli israeliani è in programma oggi a Gerusalemme. E questa volta — dicono fonti di stampa — all'incontro dovrebbe essere presente anche l'inviato americano Martin Indyk che invece non ha partecipato al colloquio avvenuto nei giorni scorsi. Indyk, rientrato in patria per consultazioni, dovrebbe tornare nella regione già oggi. Non ci sono al momento comunicazioni ufficiali sullo stato dei colloqui e su una possibile ripresa del processo di pace, entrato in stallo dopo la decisione palestinese di chiedere l'adesione a quindici organizzazioni e trattati internazionali. Intanto, sul piano politico, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e con il presidente palestinese Abu Mazen per discutere degli sforzi di estendere i negoziati di pace. Nel corso delle due telefonate, Ban Ki-moon ha incoraggiato entrambe le parti a «rimanere impegnate in modo costruttivo nei colloqui» e ha espresso la speranza — dicono fonti del palazzo di Vetro — che entrambi i leader sappiano sfruttare al meglio la nuova iniziativa diplomatica dell'Amministrazione Obama in vista di un accordo completo su tutti i punti del negoziato. Intanto, in Cisgiordania un civile israeliano è stato ucciso ieri durante una sparatoria. La vittima è un uomo che viaggiava in automobile insieme alla moglie nei pressi di Hebron. La donna — dicono fonti dell'esercito israeliano — è rimasta ferita. Il veicolo è stato attaccato da un palestinese armato che successivamente ha sparato contro altre persone.
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