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La Stampa Rassegna Stampa
18.03.2014 Abu Mazen non riconosce Israele come Stato ebraico
è questa la causa dello stallo dei negoziati

Testata: La Stampa
Data: 18 marzo 2014
Pagina: 16
Autore: redazione della Stampa
Titolo: «Obama ad Abu Mazen 'La pace richiede assunzioni di rischi'»

Da pag. 16 della STAMPA del 18/03/2014 riportiamo l'articolo "Obama ad Abu Mazen 'La pace richiede assunzioni di rischi' ".


Abu Mazen con Barack Obama

Secondo Abu Mazen Israele dovrebbe "dimostrare la propria serietà" liberando sollecitamente quelli che la redazione  definisce genericamente "detenuti palestinesi", ma che sono in realtà terroristi, responsabili di orrendi crimini. Inoltre, Abu Mazen rifiuta categoricamente di riconoscere Israele come Stato ebraico, e cambia argomento, affermando:  "è dal 1993 che abbiamo riconosciuto lo Stato di Israele": il riconoscimento dell'esistenza di fatto di Israele non coincide però con il riconoscimento del suo diritto ad esistere come Stato ebraico, e l'articolo manca di sottolineare questa distinzione.
Un'informazione più completa, in questo caso, avrebbe permesso di capire come lo stallo dei negoziati tra Israele e Autorità palestinese sia dovuto al perdurante rifiuto da parte di quest'ultima accettare realmente la coesistenza con Israele.
Ecco il testo dell'articolo: 

Due settimane fa era toccato al premier israeliano Netanyahu. Ieri, nello Studio Ovale della Casa Bianca, Barack Obama ha ricevuto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e lo ha esortato ad assumersi dei «rischi» per «cogliere l’occasione» di una pace che da decenni appare utopia. Il leader palestinese ha risposto con una sfida a Israele che deve «dimostrare la sua serietà», mantenendo l’impegno di liberare un gruppo di detenuti palestinesi, come previsto dal luglio scorso.
Intanto si profila un rinvio della scadenza prevista inizialmente per i colloqui di pace, avviati lo scorso luglio. Dovevano produrre risultati entro il 29 aprile, quanto meno un «accordo quadro» sui grandi temi in discussione: confini, sicurezza, Gerusalemme, colonie, rifugiati. Invece, prevedibilmente, andranno avanti per mesi.
Oltre alla questione dei prigionieri, tra gli ostacoli che tengono le parti ancora lontane c’è il rifiuto palestinese di riconoscere Israele come Stato ebraico. Un argomento ribadito da Netanyahu anche durante la sua visita a Washington. Ma Abu Mazen, ancora ieri accanto ad Obama, ha ricordato che «è dal 1993 che abbiamo riconosciuto lo Stato di Israele», ai tempi dell’accordo di Oslo.

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