Trafficanti israeliani d'armi commerciavano con l'Iran se la notizia è vera, ci auguriamo l'intervento della giustizia israeliana
Testata: Il Giornale Data: 19 febbraio 2014 Pagina: 15 Autore: Redazione del Giornale Titolo: «Israeliani volevano vendere armi all’Iran»
Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 19/02/2014, a pag. 15, l'articolo dal titolo "Israeliani volevano vendere armi all’Iran".
Se la notizia è vera ci sarà sicuramente una conferma da parte israeliana. Ci auguriamo che i venditori di armi all'Iran abbiano dalla giustizia israeliana quanto meritano. Se invece è una bufala sarà la smentita da parte di Gerusalemme a confermarla. Come abbiamo pubblicato la notizia, daremo risalto dovuto alla risposta.
Trafficanti israeliani di armi hanno tentato di inviare in Iran pezzi di ricambio per caccia F-4 Phantom facendoli transitare attraverso la Grecia. Non solo in piena violazione dell’embargo sulla fornitura di armamenti a Teheran, ma soprattutto facendo affari con un Paese che ha più volte dichiarato di voler vedere lo Stato ebraico cancellato dalla faccia della Terra. Ne dà notizia il quotidiano ateniese Kathimerini citando documenti che fanno parte di un’indagine del Dipartimento americano per la sicurezza interna. In base alle carte visionate dal giornale greco, l’operazione per intecettare il carico clandestino è stata effettuata in due fasi, la prima nel dicembre 2012 e la seconda nell’aprile 2013. In entrambi i casi, gli inquirenti hanno trovato in territorio greco diversi container pieni di pezzi di ricambio per gli F-4. Sa successive indagini è emerso che i carichi erano stati inviati tramite corriere dalla località israeliana di Binyamina Giv’at Ada, pochi chilometri a sud del porto di Haifa, con destinazione Iran. La spedizione avveniva tramite una società greca fittizia, che era in realtà inesistente e intestata a un cittadino britannico residente a Salonicco di cui non si è trovata traccia.
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