Odifreddi / Vattimo, i nuovi profeti della vecchia stregoneria
Commento di Vitaliano Bacchi
Gianni Vattimo (a sin.) Piergiorgio Odifreddi
Per la sinistra italiana più antisionista, sono due i riferimenti ideologici considerati e proposti come il paradigma di una nuova oggettività laica e non velleitaria: Gianni Vattimo, profeta del “pensiero debole” ha teorizzato la fine del pensiero filosofico sulle grandi questioni del passato e lo ha riformato nel senso di ridurre il pensiero speculativo al quotidiano ed al contingente ed in questo ambito ha predicato il suo antisionismo radicale e la solidarietà alla causa palestinese.
Più esplicito al riguardo il secondo vate della sinistra antisionista, l'implacabile Piergiorgio Odifreddi che ha finito per scrivere la propria ideologia antisionista nel suo linguaggio, in forma di equazione, equiparando la svastica alla Stella di David.
Queste le eccellenze ideologiche della editoria de gauche italiana e della ermeneutica di metodo politico che la lugubre equazione di Odifreddi insegna: se è vero che il paradosso fa scuola tanto come la regola, allora nel linguaggio politico degli asfalti di Renzi e nella metafora circense di Grillo il magistero del matematico impenitente si fa presto a indovinarlo.
La codificazione di questo pensiero post-marxista rappresentato dai due predicatori è scritta finalmente in modo esplicito, almeno epistemico, in un articolo dell'Espresso di agosto, il numero 33, in cui Odifreddi formula compiutamente il suo vangelo laico liquidando l'idea della intelligenza umana, anziché come il patrimonio spirituale irriproducibile della tradizione giudaico cristiana, come funzione acquistabile al supermercato.
L'intelligenza è riproducibile con semplici sistemi elettrici, scrive, e la superiorità della intelligenza cognitiva è una illusione; la concezione biblica dell'uomo a misura divina è derisa e ridotta ad una funzione pocket fra il pensiero animale e quello elettronico; lo proverebbe il programma informatico “Elisa” di Weizenbaum che risolve in e-learning ogni patologia isteroide, in barba a tutto il delirio scientifico della pensosa psichiatria clinica, che non ha mai risolto un solo caso anzi li ha aggravati col manicomio.
Insomma il manifesto di questa nuova oggettività è l'horror vacui per tutto il pensiero mistico, religioso, filosofico, letterario, considerato caricaturale di una idea di intelligenza mitica, antropoide e tribale, fondato sull'emozione non sul ragionamento, che invece iscrive nella superiorità prensile della scimmia rispetto l'uomo e nel computer che batte a scacchi Kasparov la nuova idea laica di intelligenza, codificata nella indicata equazione di Odifreddi.
La mente è estesa, il pensiero logico è negoziabile al discount in forma elettronica e se ne fruiscono utili esempi nel computer e nelle performances della scimmia di Kholer (lo psicologo tedesco della gestalt) e qui lo avrà certamente aiutato il socio Vattimo nella codificazione della scimmia intelligente, che è un archetipo delle filosofie irrazionalistiche dell'antimetafisica tedesca, ne è il suo forte. Bando alle stregonerie insomma, il pensiero logico è la sola idea di Ragione ed è riproducibile in circuiti elettrici: resta da capire se si iscriva nella stregoneria paragonare Israele al terzo reich e gli aiuti umanitari ad Hamas come compito internazionale, cioè i loro argomenti, o se invece la stregoneria vera abbia trovato nuovi profeti.
Vitaliano Bacchi