Riportiamo dall'UNITA' di oggi, 01/08/2013, a pag. 8, l'articolo di Toni Jop dal titolo " Sulla «piaga sionismo» retromarcia 5 Stelle ".
Paolo Bernini Beppe Grillo con Manlio Di Stefano
Notiamo che l'Unità è l'unico quotidiano ad aver dato rilievo alla notizia. Manlio Di Stefano, deputato 5 Stelle, ha cercato di correggere il tiro del suo collega Paolo Bernini (famoso per essersi bevuto la bufala complottista del microchip che gli Usa impianterebbero sotto pelle alle persone per controllarle) che aveva definito 'piaga' il Sionismo. Non si capisce bene dove starebbe la 'retromarcia', dato che Di Stefano dichiara, nel giustificare la critica al Sionismo, che non va 'soltanto' confuso con l'occupazione israeliana dei territori palestinesi. I 5 Stelle restano antisemiti e non perdono l'occasione per attaccare Israele.
Bernini ha espresso un suo pensiero, il Movimenti Cinque Stelle non ha mai condiviso una posizione sul sionismo.. Così come abbiamo riferito il terribile giudizio in materia («una piaga») espresso nei giorni scorsi dal deputato Cinque Stelle Bernini, ci sembra oggi giusto raccontare le presa di distanza da quella «sentenza» fatta a nome del suo intero gruppo parlamentare. In pratica, hanno voluto dire che non si riconoscono in quella definizione e in quella lettura anche se hanno precisato che questo dipenderebbe dal fatto che fin qui non hanno avuto modo di riflettori e di produrre usai comune visione. È importante che lo stop sia maturato tra i banchi della Camera poiché ciò che pensano gli eletti dal popolo conta ben più, nella sintassi democratica, di quel che può articolare Beppe Grillo. A quanto ne sappiamo, il Megafono ha taciuto: lui, mediamente prontissimo a rintuzzare, correggere e smentire senza esitazioni i suoi rappresentanti, ha tenuto la bocca chiusa. Eppure, le parole di Bernini avevano un senso devastante moralmente, politicamente, e perfino sotto il profilo strategico: definire «una piaga» il sionismo significa minare le fondamenta dello Stato d Israele nato dai brandelli di un popolo fatto a pezzi nella Shoah e nell’indifferenza di molti anti-nazisti in Europa, soprattutto. E deve essere chiaro a tutti come il sionismo non vada confuso con la più recente pratica della colonizzazione dei territori occupati, è un'altra storia. Manlio Di Stefano, il deputato M5S che ha offerto all'opinione pubblica questa doverosa correzione, si è espresso nel corso di una conferenza stampa servita a spiegare gli esiti di un viaggio collettivo di parlamentari cinque stelle in Medio Oriente che si sono ben guardati dal contattare e ascoltare le ragioni degli israeliani e questo ha irritato molto la diplomazia di Gerusalemme. Ma intanto hanno smentito la «piaga» e non era scontato. Dovranno vedersela con non pochi fans i quali, nei giorni scorsi, di quella «piaga» avevano fatto una bandiera entusiasta e feroce.
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