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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.07.2013 Demonizzare gli ebrei e Israele
Honest Reporting intervista Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 18 luglio 2013
Pagina: 1
Autore: Simon Plosker
Titolo: «Demonizzare gli ebrei e Israele»

" Demonizzare gli ebrei e Israele "
Honest Reporting, con Simon Plosker,  intervista Manfred Gerstenfeld

1a parte, la 2a a seguire

Nel suo nuovo e stimolante libro “ Demonizzare Israele e gli ebrei” – acquistabile su Amazon - Manfred Gerstenfeld, membro del Jerusalem Center for Public Affairs, scrive che oggi più di 150 milioni di europei sono convinti che Israele stia sterminando i palestinesi. Questa opinione cosi’ diffusa e demonizzante di Israele è la riproposizione dell’immagine che degli ebrei veniva data nel Medio Evo, ripresa poi dal nazismo e dai suoi alleati.
Il libro contiene 57 interviste con intellettuali, politici, giornalisti e
illustra come questo odio sia oggi di nuovo, intensamente, diffuso.
Pubblichiamo oggi la 1° parte, seguirà la 2° a breve.

HR: nel suo nuovo libro lei sostiene che 150 milioni di europei hanno una visione demoniaca di Israele, come avveniva nel medio Evo, come lo spiega ?
MG: Al centro dell’anti-semitismo per almeno 2000 anni, l’ebreo ha rappresentato il “male assoluto”, una definizione che si è modificata attraverso i secoli. Il cristianesimo affermava falsamente che gli ebrei avevano ucciso il presunto figlio di Dio, la cosa peggiore che mente umana potesse immaginare. Per i nazisti, il male assoluto definiva i sub-umani, vermi, virus ecc.
Dopo la Shoah, il crimine maggiore è diventato il genocidio, ovvero comportarsi come i nazisti.

HR: nel suo libro sdcrive che 150 milioni di europei danno un giudizio demonizzante di Israele 

 MG:  in molte interviste si possono leggere frasi come “ Israele sta conducendo una guerra di sterminio contro i palestinesi”, oppure “ Israele si comporta con i palestinesi che i nazisti con gli ebrei”. Ci sono delle ricerche in sette paesi europei che confermano che il 40% e più degli europei la pensa in questo modo. Anche in paesi non europei, come Norvegia e Svizzera, i dati sono simili. In genere gli europei hanno una visione negativa di Israele.

HR: molte di queste statistiche non sono nuove, perché non gli è stata data importanza prima ?

MG: Si possono fare delle supposizioni, che potrebbero far fare una pessima figura a molti opinionisti e leader europei. Il governo norvegese, per esempio, ha finanziato nel 2012 uno studio del Centro sulla Shoah di Oslo, nel quale gli autori hanno però evitato di scrivere che il 38% dei norvegesi che ritengono il comportamento di Israele nei confronti dei palestinesi uguale a quello dei nazisti, si è dichiarato antisemita.

 HR: Cosa c’è di nuovo nel suo libro a questo proposito ?

MG: per la prima volta, queste ricerche, che arrivano alle medesime conclusioni, vengono presentate in modo unitario. Dimostrano la validità delle cifre che ho dato: i 150 milioni di cittadini UE che hanno una visione demonizzante di Israele, un messaggio da diffondere il più possibile.

HR: ci sono stati dei giornalisti che l’anno cercata ?

 MG: sono stato intervistato a lungo sul mio libro da diversi giornalisti europei, alcuni scrivono anhe su giornali a larga diffusione. Erano convinti della veridicità delle mie analisi, ma finora non è uscito nessun articolo sui loro giornali.

 HR: come lo spiega ?

MG: il mio editore, Rene van Praag (edizioni RVP), sostiene che alcune analisi sono troppo brevi per i grandi quotidiani, mentre altre sono troppo approfondite..

HR: che cosa significa “ troppo approfondite” ?

MG: innanzi tutto entra in gioco l’immagine della UE, se su 400 milioni di cittadini si viene a conoscere che 150 milioni demonizzano Israele, come si potrebbe ancora ignorare una situazione simile ? L' UE si presenta come un “modello di democrazia e promotore dei diritti civili” , e allora quei 150 milioni di odiatori di Israele, come si evince dalle mie interviste, sono in contrasto che l’immagine che la UE vuole dare di sé. Negli anni ’30 nei paesi europei moltissimi cittadini avevano opinioni criminali nei confronti degli ebrei. Dopo la Shoah e altre atrocità simili, ecco che ritorna scalfita l’immagine di una Europa attenta ai diritti umani e civili.

HR: lei vede altre conseguenze ?

MG: potrebbe diventare difficile per l' UE escludere indagini su chi ha contribuito a creare questa immagine criminale di Israele. Con dei risultati sorprendenti. Esaminare, per esempio, la condotta dei leader europei e dei politici degli stati aderenti, questo danneggerebbe ancora di più l’immagine umanitaria dell’Europa, ma anche di molti partiti politici nei vari stati. Non è detto che questi mercanti di odio pensino veramente che Israele stermina i palestinesi o si comporta come i nazisti, ma le loro azioni piene di pregiudizi contribuiscono a creare questi risultati. E’ il metodo del “taglio a fette del salame”, nessuna azione singola è responsabile del risultato finale, ma sommate tutte insieme, sì, lo diventano

HR: altri esempi che hanno contribuito a demonizzare l’immagine di Israele ?

MG: la banalizzazione e, parzialmente, il tenere nascosti gli eventi terribili accaduti nel passato da parte degli stati europei. In questo modo, viene data un’immagine  annacquata della storia europea. Che si accompagna alla falsificazione della realtà israeliana. A questo segue la quasi nessuna attenzione data alla diffusa criminalità e alla diffusione dell’odio in larga parte della società palestinese e degli stati arabo-musulmani. Se le stragi, gli attacchi terroristici e i molti attentati venissero resi noti dai media, quanto coinvolge Israele sarebbe di molto ridimensionato. Censurare quanto avviene di criminale nel mondo musulmamo è un esempio di ciò che può essere chiamato razzismo umanitario. Si ignorano così i crimini commessi da popolazioni perché giudicate deboli. Molti fra questi razzisti si dichiarano militanti nei gruppi anti-razzisti.

HR: Vuole segnalare altre considerazioni dal suo libro ?

MG: sì, la visione criminale nascosta in Europa del fatto che gli anni ’30 sono stati i precursori dei massacri più grandi avvenuti negli anni ’40. Dobbiamo chiederci dove ci condurranno le opinioni criminali di oggi: avremo nuovamente una Europa criminale, questa volta contro Israele ? Diventeranno gli europei criminali, mentre per molti stati musulmani sarà possibile dichiarare guerra a Israele ? Di questi possibili scenari tratta il mio libro.

 Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni.
Nel 2012 ha ricevuto il " Lifetime Achievement Award" dal Journal for the Study of Anti-semitism"
Collabora con Informazione Corretta.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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