" Gli israeliani non sono marziani "
da Berlino, Eva Teichmann
Ahmed Shebani
Il DPL – The Democratic Party (Libya), Al Hazb ad-Dimuqratiye - Libia è stato fondato il 14 luglio 2011 da Ahmed Shebani. Il DPL è nato dalla Libyan Freedom and Democracy Campaign e si ispira a valori democratici e liberali e alla separazione tra religione e stato e si prefigge di contribuire alla transizione verso la democrazia. Il DPL collabora con think tank quali il Club of Madrid, la Gorbachev Foundation e la The Westminster Foundation for Democracy. Il partito riconosce lo Stato d’Israele e favorisce la soluzione dei due Stati “che salvaguardi i legittimi diritti dei palestinesi “.
Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Democratic_Party_(Libya)
„Gli israeliani non sono marziani”. Se ne rende conto il politico e fondatore del “Partito Democratico della Libia”, Ahmed Shebani, intervistato dal settimanale tedesco Der Spiegel * in merito al conflitto tra arabi e israeliani. Ecco domande e risposte:
D: Lei invita il governo libico a seguire l’esempio dell’Egitto e della Giordania e diventare il terzo stato arabo a riconoscere Israele. Perché?
R: Noi arabi dobbiamo far fronte alle realtà. Gli israeliani condividono con noi la stessa terra, non provengono mica dal Marte. Per decenni i nostri sovrani si sono pasciuti dell’illusione che Israele potrebbe essere eliminato dalle carte geografiche. Ciò nonostante, nello stesso tempo, stati come l’Arabia Saudita o il Qatar hanno di nascosto commerciato con Israele. Noi ci rivolgiamo contro questo comportamento ipocrita e vogliamo invece negoziare apertamente con Israele.
D: Lei si è anche pronunciato a favore del diritto al ritorno di ebrei di origine libica.
R: Già, perché il mondo ha dimenticato che in seguito alla fondazione di Israele oltre 800.000 ebrei che vivevano nei paesi arabi hanno dovuto abbandonare i loro paesi di appartenenza. Anche la Libia ha cacciato i suoi ebrei - un dissanguamento catastrofico. Trovo imbarazzante che le Nazioni Unite si sono pronunciate in oltre 100 risoluzioni per il diritto al ritorno dei palestinesi, mentre fino ad oggi non esiste alcuna risoluzione che reclami un identico diritto degli ebrei cacciati dagli arabi.
D: Con quali promesse Lei pensa di poter indurre in questo momento qualcuno a tornare in Libia? Il problema della sicurezza permane, e in tutto il paese miliziani e tribù rivaleggianti si stanno combattendo.
R: Mi creda, nei prossimi sette anni la Libia vedrà uno sviluppo sorprendente, fino a diventare una democrazia funzionale. Dal punto di vista economico siamo già ora una nazione emergente, ci siamo ripresi da molto tempo dalla guerra civile e siamo pronti a far affari con voi europei…