Dopo aver dato appoggio alla Flotilla contro Israele, il 27 aprile 2013, il Comune di Napoli conferirà la cittadinanza ad Abu Mazen.
In alto a destra, Abu Mazen e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.
Invitiamo i lettori di IC a firmare la petizione redatta da Daniele Coppin, contro la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen cliccando sul link sottostante
http://firmiamo.it/no-alla-cittadinanza-onoraria-di-napoli-ad-abu-mazen
Ecco il testo della petizione:
Il prossimo 27 aprile, il Comune di Napoli conferirà la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen, Presidente dell’ANP, laureatosi all’Università Patrice Lumumba di Mosca con una tesi in cui faceva proprie teorie "riduzioniste" della Shoà, ai limiti del negazionismo. "Sembra che il movimento sionista sia interessato ad aumentare le stime dei morti a causa dell'Olocausto per averne un maggiore tornaconto. Questo li ha portati ad enfatizzare questa stima [sei milioni] per conquistare la solidarietà dell'opinione pubblica internazionale. Molti studenti hanno analizzato tale stima ed hanno raggiunto conclusioni sorprendenti, fissando il numero di vittime a poche centinaia di migliaia". Una simile affermazione, fatta da un qualunque storico revisionista o da un neofascista susciterebbe legittime quando giustificate proteste. Invece il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, riconosce al leader palestinese «una meritoria azione istituzionale tesa a garantire il diritto all'autodeterminazione del suo popolo per la costituzione dello Stato palestinese». In realtà Abu Mazen si è distinto per aver onorato autori di feroci attentati, come, ad esempio, quello al villaggio olimpico di Monaco, nel 1972, e per rifiutare qualsiasi riconoscimento di Israele come "stato ebraico". Oltre a ciò, Abu Mazen, rifiuta l'idea che nelloStato di Palestina possano risiedere Ebrei e sostiene l'idea di un unico Stato palestinese dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo, come dimostrano diversi monumenti e simboli di Fatah e dell'ANP. Per questo motivo, l'intenzione di conferire la cittadinanza onoraria ad Abu Mazen rappresenta, per il valore simbolico dell'iniziativa, un ingiustificato ed incomprensibile riconoscimento ad un estremista di una delle due parti in conflitto che va in direzione opposta rispetto al principio della ricerca del dialogo per la soluzione dell'annoso conflitto arabo israeliano.