domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
La famiglia Fogel sterminata e dimenticata 12/03/2013

"La famiglia Fogel sterminata e dimenticata "
da Israele, Deborah Fait


Deborah Fait

Qualcuno si ricorda della famiglia Fogel?

Una sera di due anni fa , due studenti “moderati” , due terroristi “moderati” , due palestinesi “moderati”, sono entrati in casa della famiglia Fogel di Itamar.

La mamma era in cucina, i tre bambini  giocavano nelle loro camere, la bambina piu’ grande, l’unica sopravvissuta,  era in gita.   


La famiglia Fogel

 Diciamo i loro nomi :

Udi Fogel,  il papa’

Ruth Fogel, la mamma

Yoav Fogel, 11 anni

Elad Fogel, 4 anni

Hadas Fogel, 3 mesi

Sgozzati.

I nomi dei due assassini, diciassettenni, non mi interessano, io li chiamo  assassini, anzi maledetti assassini.

Quella sera Tamar di 12 anni e’ rientrata in casa, felice dopo la gita con il suo gruppo scout, probabilmente non vedeva l’ora di raccontare l’esperienza  alla sua famiglia.

Ha aperto la porta e si e’ trovata in mezzo al massacro, sangue dovunque , i suoi genitori e i suoi fratelli colla gola tagliata riversi sui letti o per terra. Si e’ messa a urlare Ima, ima , mamma. La scuoteva e urlava , sperando fosse ancora viva.

I vicini hanno sentito le urla , l’hanno portata via, sono arrivati i soldati, nessuno e’ riuscito a trattenere le lacrime davanti a quei tre bambini sgozzati come capretti.

Hanno trovato gli assassini dopo pochi giorni, due studenti, uno minorenne (sono tra quelli di cui  Abu Mazen, il moderato,  chiedera’ a Obama la liberazione).

Il “moderato” Abu Mazen ebbe parole di lode per i due maledetti assassini.

Nelle strade palestinesi dell’ANP e di Gaza si distribuirono caramelle urlando di felicita’ per i bambini ebrei ammazzati.

In Occidente invece regno’ il silenzio. La notizia fu data, senza rimarcare l’orrore. I tre bambini trucidati furono apostrofati come coloni, “famiglia di coloni massacrata”.

Nient’altro!

Famiglia di coloni massacrata!!!!

E non si sono nemmeno vergognati per averlo scritto.

Questa e’ stata la reazione di qualcuno in un forum di sinistra dove avevo avuto  la “crudelta'” di postare il link delle foto del massacro:
"usate questi morti per disumanizzare un intero popolo, per colpirlo con rappresaglie.
Sai cosa è istigazione all'odio? fotografare questi bambini sgozzati, e pubblicare lo scempio dei loro corpi."

Capite? Un commento rivoltante scritto da chi, naturalmente anonimo nascosto dietro a un nick,non era migliore dei maledetti assassini.

Non basta, in quel periodo ho anche letto che eravamo stati noi israeliani ad ammazzare i Fogel per dare la colpa ai poveri innocenti palestinesi!

Questo tipo di veleno entro’ subito nei cervelli degli antisemiti.  

Oggi a distanza di due anni chi ricorda la famiglia Fogel massacrata da due “moderati” assassini palestinesi? Li ricordiamo  noi che amiamo Israele e la giustizia, per tutti gli altri il caso e’ dimenticato.

I morti ebrei assassinati dai palestinesi sono sempre dimenticati, tutti, nessuno escluso:

Dimenticati Koby e Yossi, 13 anni, linciati dai palestinesi a Tekoa e fatti a pezzi.

Dimenticata Shalevet, 9 mesi, ammazzata da un cecchino palestinese con un colpo in testa.

Dimenticata un’altra famiglia sterminata, quella di Tali  Hatuel che guidava l’auto verso casa, ammazzata fucilate con le sue quattro bambine , Hila di 11 anni, Hadar di 9, Roni di 7 e Merav di 2.

Dimenticati centinaia di bambini ebrei di Israele , assassinati in quanto ebrei e israeliani, centinaia di bambini ammazzati non per caso in guerra, no, presi di mira e uccisi intenzionalmente mentre dormivano, mentre andavano a scuola, mentre mangiavano il gelato.

Centinaia di bambini, migliaia di israeliani dimenticati dai piu’.

Peggio, non solo dimenticati ma oltraggiati dai commenti di chi  canta le gesta degli assassini  e li giustifica, li protegge, li esalta.

Alcuni mesi dopo il massacro della famiglia Fogel sono stata a Itamar con alcuni esponenti della comunita’ ebraica di Roma che, per inciso, furono molto criticati per questa visita...da chi?....dai sinistri della comunita’, da quelli che si odiano e di conseguenza odiano Israele e disprezzano gli israeliani che vivono nei territori.

Mi aspettavo di trovare un villaggio  blindato e sommerso nella paura invece mi sono trovata in mezzo a persone serene, sempre all’erta ma tranquille e sorridenti, siamo stati accolti con gioia, pochissimi soldati di guardia, non ho sentito una sola parola di odio nei confronti dei palestinesi, nemmeno per gli assassini.

Anzi, i due maledetti  non furono nemmeno nominati, i loro nomi sepolti, indegni di essere oggetto di  una   conversazione tra persone civili e normali.

Si parlo’, poco,( perche’ gli israeliani non amano parlare delle loro tragedie) di Tamar, la bambina sopravvissuta alla strage che vive con i nonni vicino a Gerusalemme.

Ricordiamo ancora i nomi:

Udi Fogel,  il papa’

Ruth Fogel, la mamma

Yoav Fogel, 11 anni

Elad Fogel, 4 anni

Hadas Fogel, 3 mesi

E ricordiamo tutti gli altri massacri di ebrei di Israele, tutti , nessuno escluso. Tutti:

I 23 ragazzini fatti saltare per aria davanti a una discoteca di Tel Aviv, il ragazzino trucidato mentre andava a un appuntamento con una ragazza che si era fatta passare per israeliana e che lo aveva portato direttamente in mano ai terroristi, aveva 15 anni.

Ricordiamo Danielle Shefi ammazzata nel suo lettino , aveva 5 anni.

Ricordiamo Kobi e Yossi, ricordiamo Shalevet, ricordiamo tutti quelli bruciati vivi negli autobus ( mai nessuno schifoso pacifista e’ venuto a dare la sua solidarieta’).

Ricordiamo Shaked, aveva sette mesi.

Ricordiamo Rami, aveva otto anni.

Ricordiamo Rachel Lewi, ammazzata da una coetanea palestinese, aveva 17 anni.

Ricordiamo Einat una delle vittime del mostro Samir Kuntar. Le spacco’ la testa contro una roccia. Aveva 4 anni.

Ricordiamo i nostri morti perche’ quello che i palestinesi  e tutti gli arabi desiderano e’ una secoinda Shoa’. Il silenzio dell’occidente li appoggia e li giustifica.

I palestinesi ammazzano fisicamente i nostri bambini ma , nel silenzio generale, distruggono  anche l’anima dei loro.

Arafat nel marciume della sua anima, e’ stato un grande maestro di odio e di lavaggio del cervello dei palestinesi, Arafat e il suo marciume hanno creato mostri, una popolazione di mostri , possibili assassini di persone innocenti colpevoli di essere ebrei, oggi Abu Mazen “il moderato” segue le sue orme.

La televisione dell'Anp ha trasmesso un talk show in cui si può vedere un conduttore chiedere a una quattordicenne: "Wala, cosa è meglio, il martirio o la pace e i pieni diritti del popolo palestinese?" Wala risponde con foga convinta: "Il martirio! Otterrò i miei diritti dopo essere diventata martire!”

Una poesia recitata da una bambina palestinese: “ La nostra morte è come vita, la mia terra patria è la tomba degli invasori. Camminerò per mille chilometri anche se muoio in essa come una martire". Fra i compiaciuti ascoltatori era presente il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas.

La reazione del pubblico? Un caloroso applauso.

Il mondo dimentica i morti ebrei di Israele ma ricorda Rachel Corrie, la fanatica odiatrice di Israele del suo paese gli USA, morta mentre urlava tutto il suo odio contro Israele e proteggeva le case dei terroristi, La terra smossa da un bulldozer del nostro esercito ne fece una martire per tutti gli opdiatori di Israele.  In suo nome si creano associazioni dove si predica la violenza pacifista , si programmano recite  teatrali, l’anniversario della sua morte diventa una festa di livore contro Israele. 

Il mondo sara’ responsabile della nostra morte se l’Islam vincera’. Il mondo sara’ complice. 

Due anni fa Udi, Ruth, Yoav, Elad, Hadas furono massacrati da due palestinesi.

Tamar e’ viva ma  massacrata nell’anima. Tamar sorride e va a scuola. Ogni tanto torna a visitare il suo villaggio di Itamar  ma non si avvicina alla sua casa davanti alla quale qualcuno ha messo una bandierina di Israele.

Ricordiamoli .


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT