Le confessioni di Noa Weber Gail Hareven
Traduzione di Shulim Vogelman
Giuntina Euro 15
Una donna ha bisogno di un marito come un pesce di una bicicletta", ama ripetere Noa, l'eroina del romanzo. Risponde sempre così a chi le chiede come mai non sia sposata. Anche nelle interviste: "Vabbè forse esistono pesci che hanno bisogno di una bicicletta, non voglio giudicarli, spero solo che l'evoluzione risolva questo problema...", concede talvolta con ironia. Fa parte del suo personaggio: donna libera, madre single, scrittrice femminista israeliana di successo (persino la protagonista dei suoi libri gialli è un'avvocatessa detective che più tosta non si può). Ma Noa Weber nasconde un segreto. L'indicibile, che a 47 anni, decide di confessare. In realtà, un marito ce l'ha. Un uomo che ama ma che non c'è e non potrà mai esserci. Eppure, ogni volta che lui chiama, attraverso trent'anni di vita e attesa, lei accorre. Noa Weber è una femminista-schiava d'amore. Anche Gail Hareven, l'autrice di Le confessioni di Noa Weber è una scrittrice e una femminista israeliana. E spiega così l'origine del libro, in Israele un bestseller: "Tenevo un corso all'università sulla confessione: Sant'Agostino, Rousseau, Dostoevskij... Iniziai a ragionare su questo concetto, ma io per capire davvero ho sempre bisogno di una storia". Ispirata anche da una battuta sentita in una lontana notte di vodka e risate a Mosca: "C'era questa donna, bella, non più giovanissima, divorziata da sei mariti. La descrivevano come una regina, laggiù. Mi disse: "Tutti i miei amori sono stati grandi amori, è solo che gli uomini si sono messi di mezzo". Mi sono detta: prendiamo seriamente tutti gli assunti romantici, un amore che sia un terremoto, un lampo. Ma che illumini una donna moderna, con un bel cervello. Dotiamola anche di un conto in banca e di pensieri e teorie femministe. E vediamo che cosa succede...".
Alessia Gallione
D di repubblica