Nei prossimi giorni la Palestina sarà liberata...
di Deborah Fait
Deborah Fait
Non ci crederete ma circolano in internet voci sempre piu' insistenti che Mohamed Merah non sia stato un assassino terrorista islamico ma un agente del Mossad che ha avuto ordini di ammazzare bambini ebrei per mettere in cattiva luce l'Islam, religione di pace e amore, faro di civilta'.
Non basta, ho letto che Anders Behring Breivik, il terrorista norvegese assassino di 77 ragazzi in un isola della Norvegia, e' stato mandato a compiere la strage dal Mossad. Gia', gia', avete letto bene, proprio dal Mossad. Naturalmente, indovinate un po', anche i due tagliagole che hanno distrutto la famiglia Fogel non erano mica terroristi, no, erano al soldo di Israele per demonizzare i bravi palestinesi.
Quando ci va bene, nel senso che, quando non accusano Israele di ammazzare il proprio popolo in casa e all'estero per danneggiare l'onore dell'islam, ecco che qualcuno e' pronto a dichiarare che gli assassini non sono antisemiti, no, assolutamente, sono semplicemente teppisti, criminali comuni, come nel caso della banda assassina di Ilan Halimi, torturato per tre settimane e gettato, morente, in una discarica. Fofana, il capo della "banda dei barbari", al processo, ha dichiarato ridendo che gli ebrei sono tutti ricchi e cosi' ne hanno rapito uno per avere dei soldi, e, per avere dei soldi, per tre settimane gli hanno spento sigarette sul viso, lo hanno innaffiato coll' acido, lo hanno lasciato agonizzare tra gli escrementi. Un orrore senza fine sul povero corpo di un ragazzo ebreo. Secondo le autorita' e i media francesi, non erano assassini antisemiti, no, semplicemente criminali comuni, resi tali dalla cultura occidentale che li discrimina e li obbliga a delinquere. Chissa' perche' questi "criminali comuni" si imbattono sempre in qualche ebreo da ammazzare o, nel migliore dei casi, da prendere a bastonate .
Pensa te, 'sti ebrei che vanno a farsi uccidere per puro vittimismo, si sa che lo fanno da sempre, per pura cattiveria e perche' i loro assassini siano accusati di odiare tutto il popolo ebraico.
No, amici, i nostri nemici non demordono, armati dell'odio piu' profondo contro Israele, sono sempre molto attenti e pronti a rivoltare la verita' in modo che gli ebrei, i fetentissimi ebrei, siano considerati dall'opinione pubblica assassini dei propri bambini, pericolosi per la "pace nel mondo" che senza Israele non avrebbe problemi di sorta, responsabili delle piu' terribili guerre e di enormi disastri naturali, dai terremoti agli tsunami. .
E' cosi' che l'odio crea altro odio. E' cosi' che diventa facile, quasi normale, delegittimare Israele, mostro tra le nazioni e responsabile di ogni malefatta. E' cosi' che diventa addirittura un gioco da bambini organizzare manifestazioni di odio totale contro gli ebrei ed e' cosi' che un ragazzo nelle cui vene scorre solo odio e fanatismo arriva a rincorrere una bambina ebrea di otto anni, prenderla per i capelli puntarle la canna della pistola alla tempia e sparare, non un colpo, due colpi per essere sicuro che sia morta come gli altri due bambini ebrei di tre e cinque anni ammazzati mentre il loro padre, ebreo anche lui, cercava di proteggerli col proprio corpo.
Non esiste niente del genere nella storia dell'umanita', mai nessun popolo, durante tutta la sua esistenza, e' stato colpevolizzato per delitti mai compiuti, mai nessun popolo, oltre ad essere perseguitato, ha dovuto sopportare anche la beffa di sentirsi accusare di provocare avversione e implacabile ostilita'. Mai nessuno al mondo si e' sentito dire "se non andavi ad abitare la' non saresti stato ucciso". Mai nessun popolo si e' mai sentito dire " vi perseguitiamo perche' siete stupidi o perche' siete intelligenti, perche' siete poveri o perche' siete ricchi, perche' siete erranti o perche' avete una patria"
Mai nessuno.
E' da poco finita la "settimana dell'odio contro Israele"? Chi vi ha partecipato sta ancora facendo ordine tra volantini e slogans da usare la prossima volta, che gia', nei paesi islamici, si preparano alla "marcia per liberare Gerusalemme" che avra' luogo il 30 marzo. L'Iran sta gia' organizzando il tutto come si conviene, si chiamera' "Global March to Jerusalem" , scusate ma non so come la chiameranno in arabo, so pero' che l'ambasciatore iraniano a Beirut, il signor Ghazanfar Rokn-Abadi, ha dichiarato che "nei prossimi giorni la Palestina sara' liberata". Debkafile scrive che il regime di Teheran sta " invitando" gli ebrei iraniani a partecipare alla marcia e "chiede" (immagino con la gentilezza propria di quel regime) di fornire alla causa giovani ebrei dai 18 ai 22 anni che avranno "l'onore" di essere tra i primi a rompere il confine tra Libano e Israele e a dare il via all'incursione per liberare la Palestina e Gerusalemme. Chi non obbedira' probabilmente sparira' da qualche parte per mai piu' ritornare http://www.debka.com/article/21856/
Ahmadinejad ha gia' fatto preparare per il grande evento delle caricature nel solito stile nazista e pare che quella vincente rappresenti la moschea di Al Aqsa circondata dal filo spinato di Auschwitz. Scommetto che Vauro sara' invidiosissimo.
Che altro amici? Ahhh si, il laburista Livingston, quello che vorrebbe fare polpette di Israele, candidato a sindaco di Londra ha detto " da sindaco rendero' Londra il faro dell'Islam" , introducendo nel cuore dell'Europa, un cultura tribale che pratica la Sharia. Dunque, mentre Eurabia avanza inesorabilmente e l'Iran minaccia ancora e sempre di distruggere Israele, ecco che alcuni pacifisti israeliani, ahime' non piu' intelligenti di quelli del resto del mondo, manifestano a Tel Aviv con cartelli del tipo "Iran non ti bombarderemo" e "Iraniani noi vi amiamo". Come tutti i pacifisti, anche i nostrani, falsificano la verita' , Israele non vuole bombardare l'Iran ma i siti nuclerari che sono tutti in zone desertiche e non abitate. Israele ama gli iraniani, non c'e' mai stata una manifestazione contro quel popolo, e' vero il contrario, e' vero che gli iraniani non hanno mai detto una parola in difesa di Israele e del suo minacciato annientamento con relativo sterminio degli ebrei. Mi auguro, per il bene di tutto il popolo di Israele, che i manifestanti di Tel Aviv non debbano mai pentirsi.