L'organizzazione dei giovani musulmani italiani ha un presidente, se rilascia una dichiarazione pubblica questa non va sottovalutata, perchè esprime una opinione ufficiale. Se questo è il linguaggio delle nuove generazioni musulmane in Italia, non è difficile delinearne il futuro nel nostro paese.
Pubblichiamo l'intervento di Fiamma Nirenstein, seguito da quello di Daniele Regard, Presidente dell'UGEI - Unione Giovani Ebrei d'Italia, nel quale vengono riportate le dichiarazioni di Omar Jibril.
Dichiarazione deell'On. Fiamma Nirenstein (Pdl), vicepresidente della Commissione Esteri della Camera:
Fiamma Nirenstein
Giovani Musulmani, un linguaggio scandaloso
"Il linguaggio del presidente dell'organizzazione dei Giovani Musulmani Italiani nel suo intervento contro l'esposizione "Unexpected Israel" in corso a Milano è impresentabile ed è uno scandalo per qualsiasi persona che ami la buona armonia fra religoni. E' un attacco pieno di menzogne e di frodi tipicamente antisemite, con un richiamo persino all'accusa del sangue, privo di qualsiasi fondamento. Soltando Hamas, Hezbollah o Ahmadinejad e i movimenti più estremisti usano questo linguaggio che si macchia del crimine dell'incitamento all'odio e perfino all'omicidio".
Roma, 21 giugno 2011
Dichiarazione di Daniele Regard, Presidente dell'UGEI - Unione Giovani Ebrei d'Italia.
Daniele Regard
Il 20 giugno , sul portale multimediale youtube è stato caricato un video da parte del GMI. Nel video che ha come oggetto la manifestazione "Unexpected Israel", tuttora in corso a Milano , il presidente dei Giovani Musulmani d'Italia Omar Jibril non solo afferma che l'iniziativa sia "una kermesse per ricordare l’occupazione israeliana nei territori palestinesi", ma si spinge a sostenere che Israele stia ponendo in essere "un bagno di sangue" e che sia solito commettere "operazioni trucidanti".
Di fronte alla gravità e all’infondatezza di tali affermazioni denigratorie non è possibile tacere così come non si può restare indifferenti al fatto che il GMI inviti gli italiani a partire con la "Freedom Flotilla", in aperta violazione delle leggi internazionali sul blocco marittimo.
Come presidente dell’Unione dei Giovani Ebrei d'Italia mi corre l'obbligo di manifestare la mia profonda amarezza e la mia viva delusione per l'atteggiamento radicale che i giovani musulmani stanno assumendo nei confronti dello stato di Israele: un'amarezza e una delusione che non possono non condurre ad interrompere ogni tipo di rapporto con il GMI fintanto che quest'ultimo non avrà assunto posizioni più moderate e non avrà rettificato le sue gravissime affermazioni.
Maggiore sconcerto nasce poi dal fatto che una simile manifestazione culturale, estranea al conflitto, che ha visto coinvolti alcuni fra i maggiori esponenti della cultura della pace e del dialogo con il popolo palestinese, quali Noa, David Grossman e Idan Raichel, sia stata oggetto di bieca strumentalizzazione.
Mi auguro che le scuse arrivino il prima possibile, così da poter continuare il proficuo rapporto instaurato tra UGEI e GMI, rappresentanti di due minoranze italiane con simili radici culturali e da sempre impegnate nel dialogo tra le religioni.
Daniele M. Regard
Presidente UGEI