Riportiamo da LA FIONDA NEWS l'articolo di Michael Sfaradi dal titolo " Falsi giornalistici ".
Questa fotografia, scattata chiaramente dal lato opposto, ha riempito un numero infinito di volte le prime, le seconde, le terze pagine dei giornali di mezzo mondo e DIO solo sa su quanti siti internet è stata ripresa e pubblicata come se fosse, ogni volta, un’ultima notizia. continua
Questo ragazzo che tira, mettendo a rischio la vita, una pietra contro i soldati Israeliani è stato descritto come un eroe. Invece, uno scatto preso dalla posizione errata, ci racconta una storia completamente diversa e diventa, per chi vuol sapere, una serie infinita di punti interrogativi. Il primo punto interrogativo è: perché la stragrande maggioranza dei giornalisti che si occupano di medio oriente continua a raccontare al mondo intero la favole del David palestinese che combatte a colpi di fionda il Golia israeliano “dimenticandosi” dei Kassam che dalla striscia di Gaza colpiscono da otto anni il sud Israele? Perché continua a raccontare dei terroristi kamikaze che si fanno esplodere in mezzo alla gente solo quando ci scappa il morto evitando di metterci al corrente di tutte quelle volte, e sono tante, che gli attentati non vanno a “buon fine”? Delle sassaiole che scoppiano improvvisamente dalla spianata delle moschee ai danni dei fedeli Ebrei che pregano al muro del pianto che, per chi non lo sapesse è posizionato più in basso per cui è anche più facile da colpire? della guerra di attrito e di tutte le provocazioni in atto da anni per far in modo, con la complicità di molti islamicamente corretti, di mettere sempre alla berlina Israele. Questa foto ci racconta anche quanta sia la “professionalità” di molti di quei reporter, fotografi e cameramen, che inviati sui posti ad alto rischio ci raccontano quello che succede in zone di confine creando dei veri e propri set dove le foto vengono scattate con la giusta luce e con le inquadrature migliori. C’è davvero da chiedersi, nella migliore delle ipotesi quanto falso ci sia in quello che ci raccontano, nella peggiore quanto verità c’è nel falso che si inventano pur di fare notizia.
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