Divampa la polemica sulla costruzione della moschea a Ground Zero
di Piera Prister
Piera Prister Bracaglia Morante
Il 24 agosto 2010, Obama in vacanza a Martha Vineyard, un luogo esclusivo per miliardari, intervistato da CBS news, ha fatto sapere senza ripensamenti –with no regrets- agli Americani che, a proposito della Moschea di Ground Zero, non ha nulla da aggiungere a quello che ha gia’ detto durante la celebrazione del terzo giorno di Ramadan alla Casa Bianca – cioe’che i musulmani hanno il diritto di costruire li’ la loro moschea. Gia’... ma perche’ proprio li’ a Ground Zero, e’ chiaro che e’ una provocazione. Nessuno contesta il diritto alla liberta’ di culto, ampiamente riconosciuta soprattutto qui in America dove sono presenti templi, chiese, sinagoghe e moschee di qualsivoglia denominazione. Non e’ questo il punto! Si discute piuttosto sulla liceita’ di costruirla a due passi da Ground Zero che e’ quell’ enorme fossa comune di tremila corpi bruciati in quell’enorme incendio delle due Torri Gemelle, cosi’ belle che Oriana Fallaci le aveva paragonate alle piramidi egizie. Quello fu un atto di guerra da parte di esaltati terroristi musulmani, il cui capo era Mohamed Atta, quell’islamonazista(sic!) che era stato indottrinato all’odio proprio nella moschea di Amburgo,in Germania, chiusa a spranghe e chiavistelli dalla polizia tedesca una settimana fa, notizia che e’ stata quasi del tutto ignorata dai media. Tanto piu’ che secondo le cifre ufficiali del Dipartimento di Stato americano, nel 10% delle 1209 moschee presenti negli Stati Uniti si predicherebbe odio contro l’America, eppure non le chiudono. Ma poi, in base ad una piu’ attenta analisi, di moschee ce ne sono molte di piu’ di quelle che si vedono nel paesaggio, perche’ sono improvvisate nelle abitazioni dove i musulmani si riuniscono in gran numero sempre e solo il venerdi’; si individuano dal numero delle macchine parcheggiate fuori casa il venerdi’e anche dal numero crescente di musulmani nei centri commerciali, nei vicinati, nelle scuole, nei colleges ed universita’.
Il dibattito sulla mega-moschea di Ground Zero che era iniziato flebile flebile, ora divampa, ferve come una febbre qui negli Stati Uniti, se ne parla ovunque alla radio, alla televisione, sui giornali e nei posti di lavoro, ha generato un empito di patriottismo in questa America che stenta a riprendersi da una crisi economica che si aggrava giorno dopo giorno, con gli Americani abbacchiati che lavorano sempre di piu’ e spendono sempre di meno e che non vanno in vacanza, e dove nei corridoi dei centri commerciali incominciano ad apparire venditori con i loro banchi “Gold for Cash” che danno contanti in cambio di oro. Non a caso, la gente, soprattutto quella che e’ rimasta da tempo senza lavoro, per campare vende il suo oro quando non riceve piu’ gli "unemployment benefits" ossia il sussidio di disoccupazione; e chi invece ha un lavoro, se lo tiene stretto, lavorando extra anche durante il week-end. Insieme alla disoccupazione aumenta anche la sottoccupazione, purtroppo e il solco tra il presidente Obama e gli Americani si allarga sempre di piu’, il presidente se la spassa in vacanza, e’ la sesta vacanza dell’anno, e la First Lady dalle lunghe e belle braccia non bada a spese, tanto che e’ stata paragonata a Maria Antonietta. E’ una coppia che ama ostentare una ricchezza e status symbol mai avuto. Non perche’ gli altri non facciano altrettanto, ma in loro e’proprio ostentativo e stona in un paese in piena crisi economica, con la disoccupazione che aumenta mentre “si investe” in forme alternative d’energia assai costose che non producono l’energia necessaria al fabbisogno, in un paese dove c’e’ disperazione di gente rimasta senza casa e senza lavoro, e dove il valore delle case s’e’ ridotto di un terzo e in California della meta’. Il famoso slogan marxista di Obama sulla ridistribuzione della ricchezza –share the wealth- che gli ha fatto vincere le elezioni, stride sempre di piu’ e fa acqua da tutte le parti, la torta in verita’ se la mangiano tutta loro, mentre riservano al popolo-bove solo le briciole, ora nemmeno quelle, altro che egalitarismo! George Orwell docet.
Poi, si scopre con delusione che amici, i cosiddetti liberals sostengono il diritto dell’imam Feisal Abdul Rauf non solo a costruire li’ la moschea, ma anche il diritto a raccoglierne i fondi in un suo viaggio nei paesi arabi, gia’ pagato dal Dipartimente di Stato, a spese dei contribuenti americani che pagano le tasse. Mentre Nancy Pelosi, la presidente della Camera,“madame Mosque” come viene definita qui- colei che s’era messa ridicolmente il velo in testa di fronte ad Assad di Syria- ha fatto un appello in Congresso a che si indaghi, non sulla provenienza dei petrol-dollari che finanzierebbero la costruenda megamoschea, ma che si indaghi piuttosto su chi finanzia quanti vi si oppongono. Se queste non sono minacce che cos’altro sono?
Noi saremmo degli sporchi razzisti ed islamofobi su cui investigare e loro sarebbero le menti eccelse e tolleranti. E’ chiaro che sono loro i veri nemici che aprono le porte al nemico islamonazista, che e’ nato dal connubio fra i nazisti di Hitler e gli islamisti di al-Banna e di Husseini. Sta accadendo qui quello che e’ gia’ accaduto in Italia e Europa, quelli, i terroristi, finanziati dall’oro nero avanzano prima con le bombe e poi con l’intimidazione; e noi retrocediamo tenendo anche in conto che in tempi di crisi economica ce ne sono molti che sono pronti a fare lauti affari con i ricchi paesi arabi.
Ma chi si nasconde dietro questa moschea? Sicuramente i Signori del Petrolio, the oil lords, quegli stessi che finanziarono il grandioso progetto terroristico per distruggere le due Torri Gemelle e il Pentagono e che erano diretti alla Casa Bianca per colpire l’America nel cuore. Il terrorista Mohamed Atta proveniva dalla moschea di Amburgo, in Germania che le autorita’ tedesche hanno chiuso dopo 9 anni, come anche il terrorista Mahmud Abouhalima, uno degli artefici del primo attacco del ’93 che fece 6 morti al parcheggio sotterraneo dello stesso World Trade Center di N.Y. ( proprio vicino alle tubature del gas) proveniva dalla moschea di Monaco di Baviera, di cui negli anni '50, era imam “the nazi-marionette”, Nurredin Namangani. Andiamo piano con la costruzione delle moschee che sono luoghi di lavaggio del cervello e di indottrinamento all’odio. L’Imam della costruenda moschea di Ground Zero, Abdul Rauf non e’ per niente un moderato se in Australia nel 2005 ha dichiarato testualmente che: ”tendiamo a dimenticare che gli U.S.A hanno sulle mani piu’ sangue di musulmani innocenti di quanto Al-Qaeda non ne abbia sulle sue mani di sangue non musulmano. Si ricorda che le sanzioni contro l’Iraq hanno portato alla morte piu’ di mezzo milione di bambini iracheni e questo e’ documentato dall”ONU”. (Ipse dixit).
Sempre i bambini mettono di mezzo, nelle loro malefatte vi si nascondono diabolicamente dietro come scudi, li abusano e li usano come carne da macello sin da quando sono infanti; e quei falsari ricorrono pure a falsificare foto pur di dare la colpa alle democrazie, mai ai ricchissimi regimi musulmani dai rubinetti d’oro che sgovernano i loro paesi riservando la ricchezza solo per se stessi e che, ironia della sorte, siedono proprio all’ONU.
Inoltre e’ importante denunciare che le maggiori banche e istituzioni finanziarie di questo paese offrono fondi a chi promuove e asseconda la Shariah Law. E’ tutta questione di denaro che tutti adorano e di fronte al quale tutti si inchinano.