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Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.08.2010 Muore l'ultimo terrorista della strage di israeliani alle olimpiadi di Monaco '72
l'assassino è stato definito eroe da Salam Fayyad e Abu Mazen

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 agosto 2010
Pagina: 17
Autore: Francesco Battistini
Titolo: «Abu Mazen al funerale del terrorista di Monaco ’72»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/08/2010, a pag. 17, l'articolo di Francesco Battistini dal titolo " Abu Mazen al funerale del terrorista di Monaco ’72 ".


Amin Al-Hindi, le 11 vittime israeliane

Ecco con quali parole Abu Mazen e Salam Fayyad, i palestinesi 'moderati' coi quali Israele dovrebbe negoziare per la pace, descrivono il terrorista delle olimpiadi di Monaco Amin Al-Hindi : " valoroso combattente della nostra causa ... Questi uomini ci mancheranno". Assassinare undici atleti perchè ebrei israeliani, dunque, fa parte della causa palestinese.
Ecco l'articolo:

GERUSALEMME — Il picchetto d’onore alla Mukata, la passatoia, la corona di fiori dell’Autorità palestinese, il corteo davanti alla tomba di Arafat, i 21 colpi sparati al cielo. E poi il saluto commosso a «un valoroso combattente della nostra causa», nelle parole del presidente palestinese, Abu Mazen, e dal premier Salam Fayyad, assieme a tutto lo stato maggiore del Fatah. Sono stati funerali solenni quelli di Amin Al-Hindi, 70 anni, morto tre giorni fa in Giordania e sepolto a Gaza: l’ultimo palestinese del commando di Settembre Nero che pianificò la strage di Monaco alle Olimpiadi del 1972, quando furono massacrati undici atleti israeliani. È stato Abu Mazen a ordinare una cerimonia di Stato a Ramallah, con toni simili all’addio già riservato un mese fa a un altro ideatore della strage, Abu Daud, morto a Damasco. «Questi uomini ci mancheranno», ha detto il leader dell’Anp che era legato da antica amicizia a Hindi, nonostante l’avesse silurato dopo la morte di Arafat: proprio secondo le rivelazioni di Abu Daud, Abu Mazen partecipò indirettamente all’attacco del 1972, mentre si trovava in Urss, procurando i soldi necessari all’azione terroristica.

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